Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Rocca (Techint): la ripresa sull’asse Milano-Veneto «Export regionale boom durante gli anni della crisi»
MONASTIER (TREVISO) Il «Triangolo industriale» del secolo scorso gira la punta, l’asse del Settentrione produttivo corre ora fra Milano e il Nordest. Il nucleo incandescente della fusione prossima ventura fra le associazioni industriali di Padova e di Treviso, con una potenza di associati seconda solo a quella di Milano, si candida a saldare un’arealocomotiva economica che ingloba anche il sistema emiliano di Bologna con Modena e Ferrara. Questo il tema della tavola rotonda «Il vento del Nordest. La ripresa e le nuove sfide», ieri alla Texa di Monastier (partecipavano anche il presidente di Texa Bruno Vianello e Carlo Pasqualetto di TedxPadova), moderato dall’inviato del «Corriere della Sera» Dario Di Vico e introdotto dall’ex sindacalista Luigi Copiello. Apertura e chiusura non a caso dal presidente appena scaduto di Assolombarda, Gianfelice Rocca (gruppo Techint). Rocca ha proposto una singolare simmetria fra le regioni appena sopra e appena sotto le Alpi. Baden Wurttemberg e Baviera hanno gli stessi 23 milioni di abitanti delle nostre regioni padane ed emilianoromagnole, realizzano il 75% delle rispettive manifatture nazionali e devono alle esportazioni fra il 34% ed il 37% del loro Pil. «Il Veneto — ha fatto anche presente Rocca — oggi esporta il 28% in più rispetto al periodo pre-crisi, la Lombardia l’11%. Certo, un po’ come avviene in tutte le aree del mondo è una ripresa che non esprime in automatico ricadute sul lavoro, in particolare dei giovani. Ma sull’asse MilanoVeneto — ha aggiunto — vorrei s’iniziassero a creare dei “Think tank” che lavorano su sviluppo e innovazione. In Italia abbiamo 150 miliardi di euro di patrimoni “orfani”, cioè in capo a soggetti senza eredi. Quello che potremmo fare da protagonisti in diversi campi a favore della società e dell’ecosistema produttivo sarebbe moltissimo». (G.F.)