Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
LA TRIADE VINCENTE DEL NORDEST
Calzature e futuro, oggi all’Orto botanico di Padova l’evento di Corriere Imprese
Un modello industriale al quale tutti i settori dovrebbero ispirarsi per affrontare le sfide della competizione globale. Ma non solo. Un modello di sviluppo a disposizione dell’intero Nordest per ricominciare a correre. Proprio così. Quel «Veneto che fa le scarpe al mondo» di cui si parlerà oggi pomeriggio all’Orto botanico di Padova, è il Veneto migliore, capace realmente di trasformare la crisi (peraltro una botta fortissima, specie sul piano occupazionale) in opportunità di riscossa. I dati dei due distretti chiave, le scarpe di lusso lungo la Riviera del Brenta e lo sportsystem intorno a Montebelluna, parlano da soli: 4 miliardi di fatturato complessivo (compreso l’abbigliamento sportivo), il 65 per cento sui mercati internazionali, oltre 17 mila addetti, più l’indotto. I numeri, però, non dicono tutto. Per spiegare la seconda (o forse terza, o quarta) vita del calzaturiero, settore maturo per antonomasia e dichiarato svariate volte morto e sepolto, bisogna tornare al famoso modello. Un mix unico di tradizione, innovazione e formazione. Insomma, il calzaturiero rappresenta una sorta di paradigma del nuovo Nordest. Agognato, sognato, ma per nulla impossibile da costruire. Con o senza l’etichetta di Industria 4.0. Ed è qui che scende in campo la triade vincente. Primo, la tradizione. Che significa riscoprire e valorizzare gli antichi saperi, compreso il vecchio, classico, fatto a mano. Nello specifico, vuole dire tenersi stretti (e pagare profumatamente) i maestri pellai, capaci di riconoscere in un secondo, all’occhio e al tatto, la qualità della materia prima, o gli artisti della calzata, perché la prima qualità di una scarpa deve essere la comodità.
Lui, con le scarpe - per la precisione, con quelle particolarissime scarpe che hanno i tacchetti imbullonati sotto alle scuole - ci ha segnato caterve di gol, 50 soltanto in Champions League (miglior marcatore italiano di sempre nella competizione europea). Perciò non deve sorprendere se Filippo Inzaghi in arte Superpippo, oggi allenatore del Venezia Football Club ai primi posti della serie B, sarà uno dei protagonisti dell’evento dedicato al «Veneto che fa le scarpe al mondo», in programma questo pomeriggio a partire dalle 18 (ingresso libero) all’Orto botanico di Padova.
L’incontro pubblico, organizzato da Corriere del Veneto e Corriere Imprese, è la naturale prosecuzione del tema lanciato ieri nel focus di primo piano dell’inserto economico del Nordest, incentrato per l’appunto sulla rinnovata vitalità dei due storici distretti regionali della calzatura, quello della Riviera del Brenta (scarpa di lusso ad altissimo contenuto artigianale) e quello di Montebelluna (sporstystem, sci e calzature da montagna).
Un’eccellenza, quella dei maestri calzolai di casa nostra, che oggi si esprime attraverso un mix di tradizione e innovazione, di sapienza artigiana e rivoluzione tecnologica. Basterebbe una visita al laboratorio di fabbricazione digitale allestito dal Politecnico della calzatura a Capriccio di Vigonza, per rendersi conto di quanto sia cambiata l’arte di fare le scarpe nel breve volgere degli ultimissimi anni: oggi un modello (o una suola, o un tacco) si può tranquillamente scannerizzare e stampare, tempo 10 ore, in tre dimensioni.
Di tutto questo si parlerà oggi all’Orto botanico, attraverso le voci e le testimonianze dei principali protagonisti del settore. La serata sarà aperta, alle 18, da Maria Luisa Frisa, direttore del corso di laurea in Design della moda e arti multimediali all’università Iuav di Venezia, che introdurrà il tema «L’uomo, la donna, la scarpa» in forma di racconto; seguirà l’intervento di Fabrizio Dughiero, prorettore dell’Università di Padova per i rapporti con le imprese e il trasferimento tecnologico, che affronterà l’argomento del futuro delle calzature sotto l’aspetto dell’innovazione dei materiali e dei saperi.
Toccherà quindi a Pippo Inzaghi entrare in gioco, accompagnato dall’amministratore delegato del Venezia Fc Andrea Rogg, per una conversazione a tre voci condotta dal direttore del Corriere del Veneto, Alessandro Russello. Superpippo racconterà, tra le altre cose, del suo particolare rapporto di bomber con i principali strumenti della professione, le scarpette da calcio: aneddoti, grandi gol e piccole scaramanzie del mestiere di attaccante.
La serata all’Orto botanico sarà conclusa da un talk, intitolato «La seconda vita del distretto», condotto dal coordinatore editoriale di Corriere Imprese, Alessandro Zuin, e con la partecipazione di alcuni tra i principali attori del comparto: Siro Badon (numero uno dell’Acrib, l’associazione dei calzaturieri della Riviera del Brenta), Andrea Cipolloni, amministratore delegato di PittaRosso, Stefano Miotto, amministratore delegato del Politecnico calzaturiero, Enrico Moretti Polegato, presidente di Diadora, Andrea Tomat, patron di Lotto e Stonefly.
Il talk Al dibattito partecipano Tomat, Moretti Polegato, Cipolloni, Badon e Miotto