Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
A scuola? Ora si va con il «Pedibus» Già venticinque i percorsi in sicurezza
In venti Comuni il via al nuovo progetto
BASSANO Andare e tornare da scuola a piedi, accompagnati dai nonni e genitori, in sicurezza. È il progetto Pedibus e si sta realizzando in venti comuni del Bassanese, con venticinque «linee» su marciapiedi e piste ciclabili, lunghe mediamente un chilometro e decine di mamme e papà a garantire la sicurezza della camminata.
Ieri mattina, alla scuola elementari Canova di Santa Croce di Bassano, alcuni assessori alle Politiche giovanili dei Comuni del territorio hanno voluto salutare ufficialmente l’iniziativa, accompagnando la partenza della «linea blu» dalla scuola Canova, direzione piscine. Erano presenti Oscar Mazzocchin per la città del Grappa, Cinzia Lunardon di Mason, Francesca Tartaglia di Cartigliano assieme ad alcune mamme e nonne e alla rappresentante dei docenti Daniela Basile.
«Questo è uno dei risultati tangibili dell’azione intercomunale, denominata “Green to school”, iniziata nella primavera scorsa - ha commentato Mazzocchin -, un’azione che è sfociata poi nella giornata degli “Stati generali del Pedibus” tenutasi a Cartigliano il 9 settembre scorso. Il progetto ha coinvolto anche 105 docenti e prevede un investimento di 2.900 mila euro, di cui 1.900 provenienti dal Ministero, per realizzare la messa in sicurezza delle piste pedonali e dare una opportuna informazione. Se le cose si fanno bene con sicurezza, con adeguata informazione, può succedere come Sant’Eusebio ( piccola frazione a nord di Bassano, alle porte della valle, dove questa mattina al Pedibus si sono presentati ben 45 bambini, la maggioranza di un piccolo plesso».
I Comuni dove sono partiti i Pedibus, in questi giorni, sono Bassano con otto «linee»: tre alla scuola Canova, tre al XXV Aprile, una alla scuola Pascoli, una a Sant’Eusebio; Cartigliano con tre «linee», Cassola con una, Marostica con tre, Mason con una, Mussolente con cinque, Rosa con una, Tezze sul Brenta con una. I genitori chiedono però garanzie sulla sicurezza dei bambini. «Se il progetto rientra nel Pof, ossia nel Piano dell’offerta formativa, i piccoli sono assicurati con la scuola», ha sottolineato Mazzocchin. Tutto poggia sull’azione di volontariato dei genitori.
«Noi siamo in 17 che ti turniamo sulla “linea rossa” spiega una nonna, Adriana Alberti -. Io sono impegnata tre volte alla settimana, se dovessi portare da sola mio nipotino ogni giorno l’impegno sarebbe maggiore. Chiedo completa sicurezza delle piste ciclopedonale che non sempre ci sono». Rossella Bonato, una mamma, è entusiasta, «i piccoli socializzano camminando assieme. Per la “linea blu” del Canova ci sono le adesioni di 25 bambini ed una dozzina di genitori». «Occorre che ci mettiamo in rete tra Comuni spiega il consigliere comunale Renzo Masolo -, creando una continuità di piste pedonali e ciclabili con cultura della sicurezza attorno alle scuole, allontanando ad esempio da essere le auto». Il progetto «Pedibus green to school» sarà finanziato per i prossimi 3 anni.