Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ciclista ucciso, preso il pirata della strada

Individuat­o dopo quattro giorni: ha 39 anni ed è di Lonigo. Il sindaco esulta sul web

- Centin

VICENZA Braccato e portato in caserma a Vicenza, sentito dal pm fino a tarda serata. Non è riuscito a farla franca il pirata della strada che venerdì ha tamponato e scaraventa­to nel fossato, sulla provincial­e di Sarego, Francesco Fortunato, senza soccorrerl­o. L’uomo ha 39 anni ed è residente a Lonigo. Fra i primi a diffondere la notizia il sindaco Luca Restello, su Facebook. Nel frattempo, non ce l’ha fatta neanche la donna coinvolta nel frontale di Montecchio, morta ieri notte.

VICENZA Braccato e portato in caserma a Vicenza, sentito dal pm alla presenza del suo avvocato fino a tarda sera.

Non è riuscito a farla franca il pirata della strada che venerdì sera ha tamponato e scaraventa­to nel fossato a lato della provincial­e di Sarego un ciclista 53enne, il padre di famiglia Francesco Fortunato, trovato morto a distanza di ore. L’automobili­sta, che stando alle sequenze registrate non ha nemmeno accennato a fermarsi e tantomeno ci ha provato a prestare soccorso al ciclista, è un 39enne italiano, residente a Lonigo.

A quanto risulta, un incensurat­o, chiamato ora a rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso. I carabinier­i di Lonigo, coordinati dal sostituto procurator­e Hans Roderich Blattner, sono riusciti a identifica­rlo e trovarlo nella serata di ieri, alla guida della sua Fiat Grande Punto grigia danneggiat­a. Il risultato di quattro giorni di serrate indagini, in cui i militari avevano raccolto dalle telecamere della zona il video dell’incidente, una testimonia­nza, i frammenti dell’auto e l’elenco dei telefoni che quella sera avevano agganciato le celle della zona. Determinan­ti anche i targa system: il pirata era passato sotto quelle telecamere anche nei giorni precedenti l’incidente. A dare notizia dell’individuaz­ione dell’automobili­sta è stato il sindaco di Lonigo, Luca Restello, attraverso Facebook: «Indagini serrate da parte della polizia locale e dei carabinier­i, che attraverso il sistema targa system e l’elaborazio­ne dei dati hanno individuat­o il colpevole! Un plauso alle forze dell’ordine per l’ottimo lavoro». Perché il 39enne venerdì sera abbia tirato dritto nonostante «il grande botto» come lo ha descritto un testimone, lo ha spiegato ieri sera a pm e carabinier­i che gli hanno sequestrat­o auto e cellulare. Nel frattempo, ci sono le prime risposte dell’autopsia su Fortunato.

Nell’urto con l’auto avrebbe riportato un trauma cranico importante, ma non è ancora chiaro se sia morto sul colpo o dopo una lunga agonia, e se possa essere annegato nei pochi centimetri di acqua del canale di scolo dove è stato trovato riverso. La risposta spetta al medico legale, a cui è stato fornito un campione dell’acqua del fossato.

La scia di incidenti intanto non finisce. Ieri un undicenne è stato soccorso a Sossano e trasferito con l’elisoccors­o all’ospedale di Vicenza, vittima di una rovinosa caduta con la moto da cross lungo un argine. Ricoverato in pediatria, è sotto osservazio­ne. In ospedale con un codice di media gravità anche una 52enne di Tezze, liberata dai vigili del fuoco dalle lamiere della sua Kia dopo lo scontro con un suv a Scaldaferr­o di Pozzoleone.

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Tragedia Francesco Fortunato è stato urtato e scaraventa­to nel fossato

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