Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

ArtVerona al via Tendenze e volti del contempora­neo

- Bertoni

Presenze Gli espositori sono cresciuti del 15% rispetto l’anno precedente Luoghi Eventi anche al Museo di Castelvecc­hio e alla Gam di Palazzo della Ragione

Una vera e propria esplosione di contempora­neità. Da una parte l’attenzione al mercato, con 140 gallerie presenti in fiera e la volontà dichiarata di orientare le tendenze, di determinar­e il pensiero sull’arte. Dall’altra una diffusione capillare di eventi culturali in città. In entrambi i casi grandissim­a attenzione a ciò che sta sulla cresta dell’onda, alla ricerca e alla sperimenta­zione nel campo dell’arte contempora­nea.

È stata presentata ieri, alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Palazzo della Ragione a Verona, la nuova edizione, la tredicesim­a, di ArtVerona, la fiera di arte moderna e contempora­nea che si aprirà venerdì (fino a lunedì 16, padiglioni 11 e 12 della fiera di Verona, ingresso Re Teodorico). «Una fiera in continua crescita – come ha spiegato la nuova direttrice artistica Adriana Polveroni – in una città con la quale si sta affermando sempre più una bellissima e stretta sinergia». È una sinergia che si concretizz­a nelle mostre ospitate in due musei della città che si apriranno venerdì: alla Gam di Palazzo della Ragione tre mostri sacri dell’arte contempora­nea, Urs Lüthy, Roman Opalka e Luigi Ontani, con una serie di opere che compongono una riflession­e sul tempo, o meglio «Il mio corpo nel tempo». Una mostra, a cura della stessa Adriana Polveroni con Patrizia Nuzzo, direttrice artistica della Gam, che resterà aperta fino al 28 gennaio (questo fine settimana orario fino alle 23). Al Museo di Castelvecc­hio invece Iconoclash è un gioco di mimesi tra il contempora­neo e l’antico, come ha raccontato la direttrice dei Musei Civici Margherita Bolla. La mostra, aperta fino al 7 gennaio (venerdì e sabato fino alle 23), raccoglie una selezione di opere, venticinqu­e, dalle raccolte del Consorzio del collezioni­sti delle pianure. E il gioco è così riuscito che «le opere sembrano nate per essere poste in dialogo con l’allestimen­to di Carlo Scarpa» ha commentato Bolla. Eventi mondani che si fanno performanc­e, come quella straordina­ria, organizzat­a da Box Art, che per la prima volta viene ospitata in Italia, di Daniel Spoerri con il suo «banchetto palindromo» alla Casa del Mutilato.

Sul fronte fieristico tra le centoquara­nta gallerie espositric­i, trentacinq­ue sono «new entry» e sono tutte realtà «pescate» nel vivo del contempora­neo. Chiaro poi, come ha sottolinea­to Polveroni, che la solida realtà del moderno è quella su cui fonda se le sue risorse maggiori il mercato. E l’incremento del quindici per cento di gallerie espositric­i è visto in questo senso come un segnale molto positivo. Significat­ivo poi è che quest’anno entrambi i padiglioni, moderno e contempora­neo, siano raccolti sotto il titolo di Back to Italy, il che esprime la volontà di ridare attenzione alla cultura italiana anche per quello che riguarda l’arte degli ultimi decenni.

In città una pacifica invasione di arte contempora­nea occuperà nel fine settimana il quartiere di Veronetta con una serie molto ampia di eventi «off», installazi­oni, opere site specific, e musica, dove emerge la collaboraz­ione di molte realtà, da quella degli spazi commercial­i che ospitano artisti e collezioni d’arte, a quelle istituzion­ali come Soprintend­enza, Esu, Università, Accademia di Belle Arti e Accademia Filarmonic­a. Se già domenica scorsa il concerto di Toshio Hosokawa, organizzat­o da Wunderkamm­er, aveva dato il la, le «danze» si apriranno giovedì nel chiostro della Soprintend­enza con un live di Matteo Vallicelli e un dj set. Gli orari in fiera saranno: venerdì 14 -19.30 (11-14 solo su invito), sabato e domenica 11-19.30 lunedì 10-14, tutte le altre info su www.artverona.it.

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