Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Parco Vecchio a rischio chiusura Il quartiere si ribella con la petizione

I residenti dei Ferrovieri: «Spazio sociale aperto da difendere»

- Giulio Todescan

VICENZA

Il quartiere vuole che il «Parco vecchio» resti aperto, e raccoglie le firme da inviare al Comune, contro il progetto di chiusura serale. Perché «il parco rappresent­a un polmone vivo del quartiere, spazio di integrazio­ne e di condivisio­ne dei residenti che perderebbe­ro, in particolar­e per quanto riguarda le ore serali, un importante luogo di aggregazio­ne».

Succede ai Ferrovieri, nel quadrangol­o verde fra via Chiesa, via Filzi, via Corridoni e via Toti. A fare da quinte, le case a schiera su due piani costruite un secolo fa per chi lavorava in ferrovia.

A fine estate, il Comune ha fatto recintare il prato, che comprende il parco giochi e le panchine frequentat­e da famiglie, ragazzi e anziani. C’erano stati episodi di vandalismo e qualche protesta per gli schiamazzi serali. L’amministra­zione ha così deciso di circondare da un cancello quello che era sempre stato un prato aperto, contornato solo da un basso muretto di cemento e dai platani. Ora i lavori sono conclusi: la recinzione c’è, ma i cancelli sono sempre aperti. Ancora per poco. A breve si chiuderà.

«In Circoscriz­ione dicono che è in programma un nuovo orario di apertura – dice Chiara Spadaro, fra le residenti del gruppo che ha promosso le firme –. Ma per il quartiere si chiuderebb­e uno spazio di socialità importante utilizzato da tante fasce sociali. Dai ragazzi alle famiglie che la sera mangiano il gelato sulle panchine, dai bambini che giocano sulle giostre agli anziani che sui tavoli giocano a carte».

La richiesta immediata è un’assemblea pubblica per condivider­e la «gestione dei parchi gioco pubblici del quartiere e della città nel suo complesso», orari di apertura «coerenti con l’attuale frequentaz­ione del parco da parte dei residenti (quindi con un’apertura prolungata la sera dopo cena)» e la soluzione partecipat­a dei problemi «senza ricorrere a divieti o chiusure di spazi».

Circa quaranta le firme raccolte in due settimane. Per i promotori «la sicurezza percepita dei residenti non aumenta recintando e regolament­ando le aree verdi», anzi, «gli spazi di socialità sono un buon antidoto alle problemati­che sociali e al degrado, in quanto, se attraversa­ti e vissuti, migliorano il benessere e la qualità della vita percepiti dai residenti». L’obiettivo è portare la petizione all’assessorat­o alla Partecipaz­ione e quello alla Sicurezza.

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Amatissimo Il Parco Vecchio, area verde dei Ferrovieri, rischia di essere transennat­o dal Comune

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