Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Archivio di Stato: i nodi della sede «Dal 2020 servirà spazio nuovo»
E intanto parte il bando per sistemare l’archivio comunale
Dopo il salvataggio La colletta tra Comuni e associazioni coprirà il canone di locazione sino alla fine del 2019
BASSANO Dopo aver salvato dalla chiusura l’Archivio di Stato cittadino – nei giorni scorsi è stata firmata la convenzione tra il Comune, la proprietà dei locali e Maria Luigia De Gregorio, la direttrice di quello di Vicenza da cui Bassano dipende - si guarda ora al suo futuro. Se la colletta delle undici amministrazioni pubbliche del territorio e delle dieci realtà, fra associazioni e club service, coprirà le spese del canone di locazione della sede di via Beata Giovanna fino al 31 dicembre 2019, da quella data in poi è facile che il servizio dovrà trovare un’altra collocazione. «Per le municipalità, diventerebbe troppo impegnativo continuare a sostenere le spese d’affitto», sottolinea il sindaco Riccardo Poletto. «L’idea è quindi di trovare una soluzione alternativa, ad esempio accorpandolo all’archivio storico comunale di Bassano, che oggi è dislocato nella biblioteca civica – spiega - Ma con la fusione, gli spazi a disposizione non sarebbero sufficienti. Non è inoltre escluso che altri archivi dei Comuni contermini possano unirsi razionalizzando i costi di gestione delle singole sedi». L’operazione di fusione sarebbe quindi subordinata al reperimento di uno spazio adeguato e possibilmente a costo zero d’affitto. Oggi la sezione cittadina del centro di consultazione statale si trova in una proprietà del monastero delle suore adoratrici perpetue del Ss. Sacramento che, per consentire agli enti di salvarlo dal previsto trasferimento a Vicenza, ha abbassato il canone annuo del 20 per cento, passando da 54mila a 45mila euro.«In vista dell’accorpamento da noi ipotizzato dopo la scadenza della convenzione, dovremo individuare una sede più spaziosa e senza spese di locazione – aggiunge il primo cittadino – Per quanto riguarda il personale, invece, fino al 2019 il ministero ci ha confermato l’attuale organico che è di tre persone. Dopo non si sa. E’ un aspetto ancora da valutare». Intanto anche l’archivio comunale necessita di un intervento di manutenzione e la municipalità ha lanciato il bando per appaltare i lavori. Ricavato in un’ala del caseggiato Parolini, sempre in via Beata Giovanna, di fianco agli alloggi a residenza pubblica, lo stabile dev’essere sistemato e messo a norma. La spesa prevista è di quasi 70mila euro e sarà coperta con il bilancio comunale: circa 45mila euro serviranno per ammodernare gli impianti, il resto per opere di restauro strutturale. Le imprese interessate avranno tempo fino al 27 ottobre per presentare le offerte all’ufficio protocollo.