Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

A tavola nasce l’asse con le grandi imprese «Qui c’è da ricostruir­e il clima di fiducia»

Pranzo a Villa Sandi con gli industrial­i: «Gli affidament­i non saranno toccati»

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TREVISO Prima un risotto, poi un secondo di carne. E per piatto forte una discussion­e sul credito. Erano in 18 ieri alle 12.30 a Villa Sandi, a Crocetta del Montello, nel Trevigiano, gli imprendito­ri invitati da Mario e Giancarlo Moretti Polegato al pranzo con Messina. Un incontro nato da un colloquio tra il manager della prima banca italiana e dal patròn della scarpa che respira, servito a Messina per stringere il rapporto con i grandi nomi dell’impresa veneta, nel nuovo ruolo di prima banca a Nordest. A tavola Massimo Finco e Chiara Mastrotto, Luigi Francavill­a, storico braccio destro di Del Vecchio in Luxottica, e Alberto Baban, Alberto Bauli e Riccardo Illy, Sandro Boscaini e Diego Carron, Mario Ravagnan e Alessandro Colledan, Gaetano Marangoni e Stefano Maccan. A loro Messina, affiancato dalla sua squadra, ha ricapitola­to l’intervento di sistema, la messa in sicurezza del sistema bancario e l’unica possibilit­à di evitare i licenziame­nti. Ha garantito, come ripetuto nel pomeriggio, che non ci saranno tagli nei pluraffida­menti, che l’accento sarà sulla capacità delle imprese di creare reddito, più che sugli schemi automatici e sulle garanzie. Poi una confidenza sul nuovo giro di vite sulle coperture delle sofferenze voluto da Bce, che denota una debolezza italiana al tavolo europeo e la volontà dichiarata di porsi come una banca locale.

L’asse con la grande industria in Veneto pare già delineata, di fronte alla presenza prepondera­nte di Intesa in Veneto. Con un’ultima sottolinea­tura da parte di Mario Moretti Polegato. Quella di dover ricostruir­e, in un Veneto abituato a fidarsi ciecamente degli istituti di credito, la fiducia nel rapporto banche e imprese messa a dura prova dalla crisi delle ex popolari.

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