Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Clima pazzo: ottobre d’estate week end con massime a 27 gradi

- Varo

VENEZIA L’autunno ha deciso di giocare a nascondino. Il week end che si apre oggi promette temperatur­e (quasi) estive che potrebbero resistere anche la prossima settimana, con massime fino a 27 gradi.

Altro che foglie spazzate dal vento e prime gelate, l’autunno ha deciso di giocare a nascondino.

Il week end che si apre oggi promette temperatur­e (quasi) estive che potrebbero resistere anche la prossima settimana.

Lo dice in forma ufficiale l’Arpav, l’agenzia regionale per la prevenzion­e e la protezione ambientale, che ipotizza minime e massime del tutto anomale: «I valori termici diurni saranno mediamente intorno ai 23/25 gradi in pianura ma localmente potranno raggiunger­e anche 26/27 gradi specie sui settori più meridional­i del Veneto, valori quindi marcatamen­te superiori alla media del periodo (intorno a 19/20°C)».

L’ondata di caldo fuori stagione non impedirà una forte escursione termica, che porterà ad un ristagno di umidità, favorendo così la formazione di foschie e nebbie, specialmen­te nelle zone di pianura. Per trovare un mese di ottobre più caldo, bisogna tornare indietro di venticinqu­e anni, al 1992, quando vi furono giornate con punte di 29-30 gradi. Secondo Coldiretti Veneto l’innalzamen­to delle temperatur­e di questo periodo sta facendo registrare le prime fioriture «isteriche», ovvero la presenza di fiori schiusi in un momento dove la natura dovrebbe essere a riposo, come ad esempio il biancospin­o, stranament­e ancora presente nelle siepi che si preparano all’autunno.

Del resto alle fiere e alle sagre di ottobre solitament­e si andava col cappotto ed erano già arrivate le prime brinate, quest’anno al posto delle patate americane e delle castagne, si mangiano ancora i piccoli frutti di bosco.

Il caldo previsto in questi giorni giova sicurament­e al Raboso, vitigno autoctono e tardivo, del quale si stanno completand­o le vendemmie nel Trevigiano e nel Padovano.

Le temperatur­e anomale allungano la vita degli insetti, specialmen­te cimici e zanzare, che in questi giorni continuano a proliferar­e e a diffonders­i, anziché scomparire naturalmen­te secondo stagione; infine non vi è da segnalare nessun problema per quanto riguarda il settore dell’ortofrutta, che tra pochi mesi vedrà cominciare le sue lavorazion­i per il radicchio precoce e il Rosso di Treviso.

Reazioni positive e speranze arrivano dalle parole di Marco Michielli, Presidente di Confturism­o Veneto, il quale accoglie favorevolm­ente questo inaspettat­o accrescime­nto delle temperatur­e: «Ci aspettiamo un boom di prenotazio­ni soprattutt­o sul Lago di Garda, mentre dovrebbero riempirsi anche quei pochi alberghi ancora aperti nelle località turistiche di mare e in quelle di montagna, gli alberghi che hanno creduto alla stagione lunga; certo che se avessimo avuto questo clima i primi dieci giorni di settembre, avremmo chiuso in gloria la stagione…».

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 ??  ?? Il biancospin­o, nella foto, presenta fiori di colore tra il bianco e il rosato, che si riuniscono in corimbi semplici o composti
Il biancospin­o, nella foto, presenta fiori di colore tra il bianco e il rosato, che si riuniscono in corimbi semplici o composti

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