Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Comunali, il diktat di Salvini: un leghista a Vicenza o Treviso
Il segretario del Carroccio: «Sceglieremo subito dopo il referendum»
Il nefrologo Ronco deve decidere se candidarsi: «Scioglierò le riserve fra pochi giorni»
VICENZA Il candidato sindaco da trovare «pochi giorni dopo il 22 ottobre» e la scelta che potrà ricadere anche su una persona del partito: «O a Vicenza o a Treviso mi aspetto un candidato della Lega». Il segretario federale della Lega nord, Matteo Salvini, arriva a Vicenza per un tour a sostegno del referendum per l’autonomia del prossimo 22 ottobre, ma nel frattempo entra a gamba tesa sul tema dei candidati per le prossime elezioni amministrative del 2018. In città, come anche a Treviso, la partita nel centrodestra si gioca ancora sulla figura del candidato, ancora da individuare. A Vicenza Lega e Forza Italia stanno ragionando assieme e per Salvini «non è obbligatorio che il candidato abbia la tessera del partito in tasca». Ma c’è un «ma». Ed è legato all’aspetto geografico. Il prossimo anno infatti le due principali città venete che andranno alle urne per il rinnovo del consiglio comunale saranno Vicenza e Treviso, dove la Lega vuol giocare da protagonista: «Mi aspetto dei buoni candidati in entrambe le città, che sono bellissime - commenta Salvini - ma in almeno una delle due credo sia opportuno che la Lega proponga il proprio candidato sindaco. E non ho preferenze geografiche». Insomma, se non è nel capoluogo della Marca allora a Vicenza il candidato sindaco del centrodestra dovrebbe essere del Carroccio. L’altro nome potrà anche essere un candidato di altre forze di centrodestra, oppure civico. E l’esempio, in questo caso, è Genova: «Lì abbiamo preso un imprenditore - spiega il leader del Carroccio - che ha condiviso con noi il programma e che ora fa il sindaco. Dunque non deve essere necessariamente un militante e anzi, se c’è qualcuno che senza tessera di partito si sente parte di una squadra e ha a cuore la sua città, noi ascoltiamo tutti, ragioneremo con chiunque». Insomma, quello di Salvini è un vero e proprio appello, che richiama l’attenzione anche sulle tempistiche: «Fino al prossimo 22 ottobre (data del referendum per l’autonomia del Veneto, ndr) ho detto al partito di parlare di futuro, autonomia, aspetti economici. Da quella data in poi però mi aspetto che in pochi giorni si arrivi a definire il nome del candidato da presentare alla coalizione in vista delle prossime elezioni amministrative». Il dado pertanto è tratto: entro fine mese la Lega nord vicentina dovrà indicare il nome da proporre alla poltrona di primo cittadino, per raggiungere un accordo con le forze di coalizione, Forza Italia in primis.
E non sarà una partita così facile. Al momento, infatti, l’unico nome sceso in campo è quello dell’ex parlamentare di Alleanza nazionale Giorgio Conte, che si è reso disponibile per guidare la coalizione di centrodestra già diversi mesi fa. Da tempo ormai il centrodestra è concentrato sull’ipotesi di schierare Claudio Ronco, il direttore del dipartimento di Nefrologia dell’ospedale di Vicenza, con una fama e una carriera scientifica di livello internazionale. Ma il diretto interessato non ha ancora sciolto la riserva: «Sto attendendo ancora alcune indicazioni - afferma Ronco - ma scioglierò la riserva nel giro di pochi giorni».