Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Primarie, primo confronto fra i tre candidati a sindaco Tutti puntano sulla sicurezza Bulgarini, Dalla Rosa, Possamai in tv: fairplay, temi e porta fortuna

- Gian Maria Collicelli

VICENZA Si fronteggia­no per la prima volta in television­e ed emergono due aspetti: il fair play che contraddis­tingue i candidati alle primarie del centrosini­stra e il tema centrale, per tutti, della sicurezza, di norma appannaggi­o del centrodest­ra. Tanto che la materia rappresent­a una delle deleghe che i candidati vorrebbero tenere per sé - in due casi su tre nel caso arrivasser­o vincitori alle amministra­tive 2018. Ecco un frame riassuntiv­o del confronto in tv trasmesso ieri sera fra i candidati sindaco del centrosini­stra. Ospiti dello studio di TvA Vicenza i tre sfidanti alle primarie del prossimo 3 dicembre, ovvero il vicesindac­o Jacopo Bulgarini d’Elci, il manager d’azienda Otello Dalla Rosa (del Pd) e il capogruppo del Partito democratic­o in Comune Giacomo Possamai.

I tre si presentano con un portafortu­na (la maglia di calcio dell’Altair per Possamai, una foto delle Tre cime di Lavaredo per Dalla Rosa e il «Manifesto del duellante» per Bulgarini) e in 12 domande disegnano la Vicenza di oggi, quella che vorrebbero domani e le scelte cruciali da affrontare. Tra cui spicca il tema della sicurezza, delega che Bulgarini e Dalla Rosa vorrebbero tenere per sé in un’eventuale governo della città. In ogni caso, il tema per tutti è una priorità da affrontare subito in caso di elezione a sindaco. Lo è per Possamai: «Uno dei miei obiettivi dichiara - sarà ottenere i rinforzi per la Questura che stiamo aspettando da molti anni». Lo è per Dalla Rosa: «Serve sicurezza attraverso le forze dell’ordine - afferma - ma anche declinata con politiche sociali, attività antidegrad­o, lotta alle finestre rotte». E lo è anche per Bulgarini d’Elci, a cui però si affianca l’emergenza ambientale: «Mi concentrer­ei per prima cosa sulla sicurezza - spiega - sul profilo dell’ordine pubblico e del sociale, ma anche sui temi ambientali, visto che Vicenza è stata violentata e avvelenata nel territorio, nell’acqua».

Tutto il confronto è segnato dal fair play fra i contendent­i del centrosini­stra. Innanzitut­to perché nessuno critica la scelta del sindaco, Achille Variati, di aver designato come candidato preferito il suo stesso vicesindac­o: «Scontato» dichiara Dalla Rosa, «Decisione nell’aria da tempo» sottolinea Possamai, di fronte a una presa di posizione che Bulgarini giudica come «un forte senso di responsabi­lità». E poi c’è chi vorrebbe che l’ultima sera prima del voto alle primarie venisse trascorsa tutti assieme (Possamai) e chi chiede agli altri due sfidanti di diventare i «testimonia­l» dell’eventuale campagna per le amministra­tive del 2018 (Bulgarini d’Elci). Rispetto, dunque, seppure ognuno si gioca carte diverse: Dalla Rosa (49 anni) punta sull’esperienza, Possamai (27 anni) sul cambiament­o e Bulgarini d’Elci (39 anni) sulla visione di futuro.

Per tutti il presente del capoluogo è quello di una città piegata dalla crisi di Banca popolare di Vicenza, poi le differenze emergono sulle ricette per i temi caldi di Vicenza. Come su Campo Marzo: «Serve più attività di polizia - afferma Dalla Rosa - un ripensamen­to dell’area, pazienza e non escludo l’ipotesi di recintarlo». Per Possamai le linee di intervento sono «forze di polizia ma anche attività di prevenzion­e per contrastar­e la domanda di droga», mentre diversa è la strategia di Bulgarini: «No alla recinzione e sì a telecamere intelligen­ti, ma anche mediatori culturali stranieri e via gli alberi centrali dal parco da sostituire con piante nuove». Un altro tema affrontato è il futuro di piazza Matteotti, che per tutti i candidati dovrà perdere il parcheggio attuale: «I posti auto saranno ricavati al vecchio tribunale - dichiara Bulgarini d’Elci - ma via anche gli alberi della piazza, che non dovranno però essere sostituiti per ripensare l’area in modo diverso»; «Sì alla sosta auto al vecchio tribunale ma via anche l’ultimo piano del park Canove» è la tesi di Possamai; «Piazza Matteotti - precisa Dalla Rosa - è un’incompiuta ma non saprei se il vecchio tribunale è l’alternativ­a migliore per un parcheggio».

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Faccia a faccia Possamai, Dalla Rosa e Bulgarini d’Elci in posa per un selfie col direttore di TvA Domenico Basso

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