Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Se i Comuni vicentini si uniscono e fanno squadra risparmiano 24,6 milioni»
VICENZA L’associazionismo fra i Comuni del Vicentino per liberare «almeno 30 milioni di euro all’anno in più di risorse nei bilanci comunali», l’agognata autonomia e le 23 competenze che saranno oggetto della trattativa fra Regione e governo dopo il referendum. Sono i temi affrontati ieri da Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza, e dagli artigiani vicentini riuniti in assemblea.
Oltre 400 i presenti in sala a prendere nota delle possibilità che potrebbero aprirsi per i municipi della provincia dal superamento i «campanili», mettendo insieme le funzioni comunali. Il punto sull’argomento lo ha fatto il sociologo Sergio Maset. «Prendendo a riferimento i dati di bilancio dei 120 Comuni del Vicentino nel 2015, si scopre che l’incidenza delle spese per funzioni generali nelle istituzioni aumenta in modo inversamente proporzionale alla dimensione», osserva il ricercatore. In sintesi: nel 58 per cento degli enti municipali, quelli che hanno fino a 5mila abitanti, la spesa per le funzioni generali del Comune supera il 41 per cento nei bilanci, «viceversa si riduce dal 33 al 28 per cento nelle realtà fino a 25mila abitanti e al 18,9 per cento nei cinque Comuni maggiori – osserva Maset – se l’obiettivo è liberare risorse a favore della collettività e le imprese, unire le funzioni municipali può dare risposte importanti».
Unendo la spesa comunale per funzioni generali l’associazione stima 8,4 milioni di euro di risparmi nel distretto dei 22 municipi di Arzignano, ben 9,4 milioni nei 20 municipi del distretto di Bassano, 3,9 milioni nel distretto di Schio (17 Comuni) e 3,2 in quello di Noventa (20 Comuni). Totale: 24,6 milioni di euro.
Un percorso che può andare parallelo all’autonomia, per la quale comunque «oggi per noi artigiani è già il 23 ottobre, dobbiamo far fruttare al meglio questa occasione di cambiamento», ha sottolineato Bonomo nel suo intervento. Precisando che sarà «bene avere già ben chiaro un progetto: spetta alla nostra Regione promuovere un tavolo di lavoro e una proposta relativa agli ambiti territoriali intermedi, evitando il rischio di creare un “centralismo regionale”». Mentre il sindaco Achille Variati pur osservando che «l’autonomia è bene» ha messo in guardia dai possibili rischi: «Sarebbe un grave errore moltiplicare gli organismi statali. E poi, autonomia deve essere sinonimo di dialogo: non dobbiamo – ha evidenziato il primo cittadino – dare un’immagine al resto d’Italia di un popolo che si chiude in sé stesso. Sarebbe un errore madornale. Il mio consiglio è di mettere insieme le intelligenze: voi artigiani, con le vostre mani e la testa, potete essere un anello fondamentale».