Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Comunali, il centrodest­ra si compatta ma solo se Ronco decide per il «sì»

In caso contrario, partita aperta. «Decideremo entro novembre»

- G.M.C.

Da una parte i candidati alle primarie del centrosini­stra che si confrontan­o in tv, dall’altra una condizione di attesa che perdura, ormai, da mesi. Ecco la situazione in cui versa il centrodest­ra vicentino che guarda alle prossime elezioni amministra­tive del 2018. Una condizione di attesa, un nome che circola sempre più insistente, una riserva che ancora non viene sciolta e lo scenario futuro ancora da disegnare e sul quale pesano, anzitutto, scelte personali e di partito. La prima è quella di Claudio Ronco: il primario di Nefrologia all’ospedale San Bortolo di Vicenza è l’asso nella manica che il centrodest­ra berico vorrebbe poter schierare alle urne del 2018. Sul suo nome tutti convergono - Forza Italia, Lega nord, Idea Vicenza e pure la lista Cicero - ma è lui, il luminare della medicina, a doversi ancora decidere. «Aspettiamo la sua scelta, che avverrà in piena serenità e senza forzature», dichiara il capogruppo di Idea Vicenza in consiglio comunale, Francesco Rucco.

Il centrodest­ra si è dato una tempistica: novembre. In quel mese si dovrà trovare la quadra sul candidato sindaco per le prossime elezioni comunali e quindi, nel caso fosse Ronco, dovrà essere sciolta la riserva. Ma è l’altra faccia del «se» a essere ancora molto incerta: cioè nel caso il primario optasse per continuare la sua carriera profession­ale in ambito medico senza intraprend­ere l’azione politica. Una prospettiv­a che spariglier­ebbe le carte nel centrodest­ra, aprendo a un risiko di nomi e volti: «Dovremmo ritrovarci come coalizione e convergere su un unico nome», precisa Rucco. Non così semplice. Perché l’unità di intenti che si registra sul primario non sarebbe così assodata. Anzitutto c’è il diktat del leader della Lega nord, Matteo Salvini, che ospite in città nei giorni scorsi ha ricordato: «A Vicenza o a Treviso mi aspetto un candidato sindaco del partito». Ad oggi il Carroccio appoggia il nome di Ronco, ma un suo eventuale diniego porterebbe a riaprire i gli occhi su candidati di bandiera, che ancora non sono stati svelati. E poi ci sono altri nomi. Ad oggi sul tavolo c’è la candidatur­a arrivata (per prima) alcuni mesi fa - e mai ritirata - dell’ex parlamenta­re di An Giorgio Conte, a cui si affianca l’ipotesi che a candidarsi possa essere anche l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, in quota Forza Italia. Nel partito di centrodest­ra si vocifera inoltre sul nome del coordinato­re cittadino e commissari­o provincial­e, Matteo Tosetto, come pure sul nome dello stesso Rucco (Idea Vicenza). Un groviglio di carte che mettere in ordine non sarebbe facile.

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