Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Dentista abusivo La Finanza sigilla gli studi
GAMBELLARA Nell’ambulatorio dentistico c’era tutto l’occorrente: poltrone da dentista, sale operatorie e per la sterilizzazione, attrezzatura e strumenti ad hoc, medicinali e personale infermieristico con camice verde. Peccato che chi operava come medico non avesse titoli e abilitazioni di legge per farlo. Non solo quei titoli non erano esposti nei locali come si conviene ma non sono mai stati conseguiti stando alle verifiche della guardia di finanza della compagnia di Arzignano, che così ha fatto scattare i sigilli nello studio odontoiatrico di via Mazzini a Gambellara. E con esso delle relative attrezzature e apparecchiature contenute all’interno. Sigilli che sono poi stati apposti anche in un secondo studio, di via della Vittoria a Soave, Verona, gestito dalla stessa società – la «Dental sas» – sempre con legale rappresentante il veronese Valerio Zanini, 58enne nato e residente a San Bonifacio. Per l’accusa un dentista abusivo, tanto che ora risulta indagato per esercizio abusivo della professione medica. Tutto è nato da un controllo di natura amministrativa. I finanzieri, che si erano presentati nell’ambulatorio di Gambellara, avevano trovato lui, Zanini, con guanti e camice da medico addosso, ed è a lui che hanno chiesto di mostrare diploma di laurea, abilitazione e tessera rilasciata dall’Ordine dei medici. Sì perché i titoli per svolgere l’attività odontoiatrica non erano in bella mostra sulle pareti dello studio, così hanno chiesto al 58enne di poterli avere, per una verifica. Ma a quanto pare non erano nemmeno altrove, non ci sono mai stati a quanto riscontrato dai militari del colonnello Crescenzo Sciaraffa. Zanini – stando alle verifiche effettuate in seguito - non risultava censito nell’albo della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri né in quello dei competenti ordini provinciali. Così sono scattati i sequestri degli studi della «Dental sas», di Gambellara e Soave, dotati di sale d’attesa, front office e diverse sale operatorie dedicate all’attività sanitaria vera e propria. I sigilli sono scattati anche per i macchinari, le attrezzature, i materiali di ortodonzia e i farmaci che il medico abusivo – fanno sapere gli investigatori - normalmente utilizzava e prescriveva ai suoi pazienti. Sequestri preventivi, questi, che sono stati convalidati dai giudici per le indagini preliminari Massimo Gerace di Vicenza e Luciano Gorra di Verona.