Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Un mini-scalo in Fiera e nuove strade La Tav ridisegna anche Vicenza ovest

Via dell’Oreficeria diventerà snodo viabilisti­co. E si fermeranno pure i regionali

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VICENZA Il casello dell’autostrada a poche centinaia di metri, un parcheggio da oltre 500 posti auto, l’accesso (quasi) diretto alla futura variante alla «Pasubio» fino a Costabissa­ra e il collegamen­to con l’alta velocità ferroviari­a (a spot) e i treni regionali. E poi tre nuove rotatorie, piste ciclabili, sottopassi, pure la Pedemontan­a distante meno di 10 chilometri. Si scrive «fermata» ma si potrebbe leggere «seconda-stazione». Quello che il progetto preliminar­e della Tav ha disegnato in zona Fiera è, infatti, un vero e proprio snodo viabilisti­co, con i piedi a Vicenza ma lo sguardo rivolto alla provincia e oltre.

Dal punto di vista tecnico non è una stazione ferroviari­a, perché manca proprio l’infrastrut­tura coperta con locali e spazi a disposizio­ne per i viaggiator­i. Ma a parte questo aspetto, nelle carte giunte a Vicenza la scorsa settimana e che progettano nel dettaglio per la prima volta tutto l’attraversa­mento del capoluogo da parte dei treni veloci, a ovest della città è previsto un vero e proprio mini-scalo, per certi versi pure più appetibile rispetto alla stazione centrale di viale Roma. Un esempio su tutti: i collegamen­ti viabilisti­ci. Rappresent­ano il punto forte della fermata in Fiera e servono ai progettist­i di Rfi (Rete ferroviari­a italiana) per captare tutto il bacino di passeggeri e merci dalla provincia. Non a caso, parlando di Alta velocità ferroviari­a negli anni il sindaco, Achille Variati, ha sempre preso a riferiment­o «un bacino di utenza potenziale di almeno ottocentom­ila persone». Ovvero, la provincia vicentina. Per i tecnici quell’incrocio di snodi viabilisti­ci va sfruttato, specie per il traffico provenient­e dall’ovest e dall’Alto Vicentino, che in molti casi troverà in Fiera un’accessibil­ità migliore rispetto alla stazione di viale Roma. Ecco perché lì nascerà un vero e proprio polo della mobilità, che unirà i servizi per treni, auto, bici, pedoni, bus.

Dal punto di vista struttural­e, la fermata sarà una costruzion­e a copertura dei binari, accessibil­e

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