Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Lui consulente, lei fisioterap­ista «Molliamo tutto per la missione» La coppia, con un figlio di 10 mesi, partirà per la Cina a novembre

- B.C.

Marito, moglie e un bimbo di dieci mesi: una famiglia in «Missione speciale». Lasciano tutto e Arcugnano per andare in Cina. Un anno da missionari laici del Pime (il Pontificio Istituto missioni estere) - e sono i primi in partenza per la Cina - per prestare la loro opera in una organizzaz­ione non governativ­a che si occupa di bambini con disabilità.

«Una scelta infrequent­e, è vero, e qualcuno fatica a capirla, ma si tratta di una minoranza, c’è per lo più stupore e c’è anche ammirazion­e» spiega il capofamigl­ia Edoardo Piubello, consulente aziendale di 33 anni, originario di Cologna Veneta (Verona) e residente ad Arcugnano Fimon con la moglie Silvia Parzianell­o, fisioterap­ista di San Polo di Piave (Treviso).

La partenza per Guangzhou (anche conosciuta come Canton), a circa 200 chilometri a nord di Hong Kong, è prevista per il prossimo 5 novembre (gli aggiorname­nti sul progetto sono sul blog vaincina.wordpress.com, «una famiglia in Missione speciale»). Ma è da settembre 2016 che i due coniugi lavorano al progetto, ai preparativ­i tecnici, ai contatti. Un’esperienza tutt’altro che improvvisa­ta. «Abbiamo già affrontato delle esperienze missionari­e ma di un mese dal 2011 – spiega il consulente – e dal 2014 abbiamo affrontato una preparazio­ne per capire se la vita della missione poteva essere la nostra: abbiamo investito due anni di preparazio­ne, di discernime­nto». Quanto alla meta, l’organizzaz­ione non governativ­a China Huiling che si occupa di disabili fisici e psichici, dai bambini più piccoli, da asilo, fino all’età adulta, il 33enne spiega: «Non abbiamo scelto noi di andare in Cina, dove eravamo già stati, ma il Pime, è stato il Signore che ha fatto sì che arrivasse questa opportunit­à». E Giona, il loro piccolo figlio, farà parte di questa esperienza. Frequenter­à l’asilo con gli altri bimbi cinesi. «Sì verrà con noi – assicura il papà mentre il bimbo di 10 mesi in sottofondo si fa sentire – , tutte le nostre attenzioni vanno a lui e il progetto deve essere sostenibil­e per Giona». Quanto a loro, ai genitori, hanno le idee chiare. «Pensiamo potremmo essere utili alla ong per le nostre preparazio­ni profession­ali». Silvia Parzianell­o lavorerà come fisioterap­ista, il marito Edoardo invece, consulente aziendale, seguirà un panificio. «Come abbiamo fatto con il lavoro? – continua il 33enne - Bè io sono un libero profession­ista, padrone del mio futuro e ho già detto ai miei clienti che ne riparlerem­o tra un anno, mentre Silvia ha ottenuto l’aspettativ­a dall’associazio­ne e centro di riabilitaz­ione di Vicenza per cui lavora». Ma che si tratti di un anno, non è certo. Le vie del Signore sono infinite. «È improbabil­e che si vada oltre un anno, anche per questione di visti – spiega Piubello – ma vediamo se saremo utili alla ong, se fosse penso non diremo di no ad un prolungame­nto del progetto».

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Famiglia Edoardo Piubello con la moglie Silvia Parzianell­o e il piccolo Giona Lasceranno Arcugnano per un anno, destinazio­ne Cina

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