Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Spedizione punitiva, percosse e pure un sequestro condannata a 11 anni la «banda del cricket»
VICENZA Un gruppo di indiani, una spedizione punitiva contro un connazionale, con sequestro, rapina e percosse secondo l’accusa. E pure la contestazione di tentata estorsione. Si è chiuso ieri, dopo un procedimento durato anni e venticinque udienze, il processo a carico di otto indiani soprannominati anche «la banda dei cricket» per il tipo di mazze che avevano usato per farsi consegnare soldi dal connazionale con un’attività di commercio alimentari e da altri connazionali. Ieri il collegio di giudici presieduto da Lorenzo Miazzi ha condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione e 600 euro due di loro, a un anno 6 mesi 20 giorni e 400 euro altri quattro e assolti i restanti due (difensori dagli avvocati Michele Vettore e Mario Faggionato). Quasi 11 anni di pene. Detto che i giudici hanno assolto tutti gli imputati per la rapina, avvenuta nel dicembre del 2005 a Valdagno, in cui il commerciante, secondo la ricostruzione, era stato derubato in casa del portafogli con 530 euro all’interno, di un cellulare Nokia e di una catena in oro del valore di 500 euro. Era stata proprio la vittima a dare il via alle indagini denunciando l’accaduto ai carabinieri, mostrando anche il referto medico dell’ospedale San Lorenzo in cui si era fatto curare per le percosse subite dal gruppo.