Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Beretta negli Urali Contro Orenburg ci vuole un’impresa

- (d. c.) © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

SCHIO Saranno ben 11.500 chilometri, quelli che il Beretta Schio percorrerà nella settimana più complicata, dal punto di vista logistico, dell’anno. La trasferta di oggi in Russia, ai confini con gli Urali a Orenburg, è la più lunga della stagione e dietro l’angolo c’è la trasferta a Napoli nel weekend per il campionato prima di volare nuovamente a Cracovia.

Le attenzioni, però, sono tutte concentrat­e sulla partita odierna, (palla a due alle 16) e che metterà di fronte al quintetto di Pierre Vincent ad una delle squadre più forti e attrezzate d’Europa e negli ultimi anni spesso vincente nella massima competizio­ne continenta­le. Il Beretta ha riscattato brillantem­ente il ko all’esordio contro lo Yakin Dogu infliggend­o una severa lezione al Fenerbahce e adesso tenterà l’impresa in Russia per consolidar­e la propria posizione. La squadra sta bene, l’infortunio gravissimo a Katrin Ress è stato assorbito in fretta anche grazie al tesseramen­to di Ngo Ndjock, che sostituirà così il centro altoatesin­o fino al termine della stagione in corso.

Oggi, contro un avversario attrezzato ma che ha vinto solo una delle due partite giocate, come Schio, sarà durissima portare via punti. Anche perché per le russe sul debutto a Istanbul con il Fenerbahce ha pesato, con quattro titolari escluse, la crisi diplomatic­a fra Usa e Turchia. E nonostante questo Orenburg ha perso di soli sei punti, dimostrand­o tutto il valore emerso poi nella trasferta di Cracovia.

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Schio Per le orange di Pierre Vincent il calendario propone la trasferta più lunga dell’anno

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