Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Borgo Berga, si va verso l’archiviazione dell’inchiesta
VICENZA Dopo che la Cassazione ha respinto la richiesta di sequestro del complesso di Borgo Berga che la società Sviluppo Cotorossi sta realizzando alle spalle del tribunale, l’inchiesta sul Piruea ex Cotorossi aperta nel 2013 potrebbe finire archiviata. Molto dipende dalle motivazioni che depositeranno gli ermellini, che lunedì hanno bocciato il ricorso del procuratore Antonino Cappelleri. Così come avevano fatto a maggio il tribunale del Riesame di Vicenza e a febbraio il gip Massimo Gerace. Se anche la Cassazione concluderà che non c’è alcuna lottizzazione abusiva perché non ci sono i presupposti e perché gli atti amministrativi «non sono nulli», di fronte all’insussistenza del reato l’unica strada risulterebbe l’archiviazione. Ma Cappelleri si riserva ogni decisione: «Aspetto le motivazioni, alle quali dovrò adeguarmi», dice. Sono venti gli indagati, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva: tra loro funzionari pubblici, tra cui Antonio Bortoli, ex dirigente dell’Urbanistica e direttore generale del Comune, e l’ex sindaco Enrico Hüllweck. Per Cappelleri il presunto abuso avrebbe avuto origine dall’approvazione del Piruea ex Cotorossi da parte del Comune nel 2003. E secondo l’esito di una super consulenza «la lottizzazione è stata effettuata in forza di un titolo illegittimo». La società Sviluppo Cotorossi ha sempre smentito e ribadisce: «Nell’iniziativa di Borgo Berga non vi sono né violazioni di legge né carenze di permessi e nemmeno opere eseguite in violazione di quanto autorizzato dalle autorità competenti». (b.c.)