Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La Svezia offre lavoro Più di 200 candidature
«Swedish week», iscrizioni chiuse con 4 giorni di anticipo
VENEZIA Il governo svedese sta agevolando una massiccia opera di reclutamento di personale da parte di enti pubblici e società private. Più di 200 sono le candidature arrivate in una sola settimana da tutto il Veneto agli uffici veneziani di Eures, il portale europeo della mobilità professionale, per le selezioni di cuochi, infermieri, insegnanti e altre figure professionali che nella penisola scandinava sono richiestissime.
La settimana dedicata alla Svezia si terrà dal 7 al 10 novembre, per la prima volta in Veneto come regione di riferimento per il Nord Italia.
Metti un giovane veneto a Stoccolma. Magari più di uno. Ci sono ottime probabilità che al termine della «Swedish Week», i veneti con la valigia pronti a firmare un contratto di lavoro nel paese scandinavo si contino nell’ordine di qualche centinaio.
E’ il governo svedese che sta cercando di agevolare una massiccia opera di reclutamento di personale da parte di enti pubblici e privati. La settimana è stata organizzata da Eures, il portale europeo della mobilità professionale. Più di 200 le candidature arrivate in una sola settimana agli uffici Eures di Venezia dal resto del Veneto per le selezioni di cuochi, infermieri, insegnanti e altre figure professionali che nella penisola scandinava sono richiestissime.
La settimana dedicata alla Svezia si terrà dal 7 al 10 novembre per la prima volta in Veneto come regione di riferimento per il Nord Italia e le convocazioni per i colloqui in Veneto sono state limitate a cento (Lungo il resto dello Stivale le selezioni con i consulenti svedesi di Eures si terranno anche in Emilia e in Abruzzo, le altre due regioni interessate). Il gran numero di adesioni ha costretto ad anticipare di ben quattro giorni la chiusura delle iscrizioni inizialmente fissata per oggi dall’ente organizzatore. «Sono molto soddisfatta della risposta. Anche se le iscrizioni sono chiuse rimane aperta la possibilità di inviare il proprio Curriculum e lettera di presentazione in inglese a eures@cittametropolitana.ve.it per un eventuale reclutamento» spiega Roberta Scarpa, consulente Eures per Venezia.
Nei tre giorni della «Swedish Week» verranno scelti i candidati che vogliono andare a lavorare in Svezia. Sono 4 le aree professionali per le quali c’è un’elevata richiesta: ristorazione, scientifica, medica e insegnamento. Figure professionali per le quali, tra i vari requisiti, è fondamentale avere un livello di conoscenza della lingua inglese minimo di «B2». Ma quali sono gli stipendi base in Svezia per le rispettive occupazioni? La media parte dai duemila euro mensili. I contratti sono tutti regolati da accordi collettivi e stilati in chiaro. «In Svezia, cosi come in generale in Scandinavia viene valorizzata la meritocrazia. Se all’azienda dalla quale vieni assunto piaci e dimostri impegno, la retribuzione aumenta senza grosse difficoltà» sostiene Scarpa, consulente Eures per la città metropolitana di Venezia. Per un cuoco qualificato che ha minimo due anni di esperienza lo stipendio si aggira tra i 2mila e i 2500 euro. Nelle località turistiche l’alloggio è già garantito. Per gli insegnanti il salario è di 2700 euro lordi. Stessa cifra per i professionisti dell’ambito scientifico, con laurea in chimica, farmacia e biologia, con un aumento a 3500 euro per chi ha conseguito un dottorato di ricerca.
Per gli infermieri, c’è carenza nel settore geriatrico: lo stipendio base parte sempre da 2500euro lordi più straordinari. Cifre sopra la media italiana, anche se poi vanno parametrate al costo della vita in Svezia. In particolare bisogna considerare il problema della casa. Gli alloggi sono difficili da trovare, specie in affitto, e nella maggior parte dei casi (settore della ristorazione a parte) non sono inclusi.