Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Grande Guerra, quattro soldati trovano sepoltura sul Grappa Oggi messa all’ossario. E sabato si celebra la Vittoria
Per cento anni la loro tomba è stata la stessa terra sulla quale caddero durante la Grande guerra. Da oggi, le salme di quattro soldati dall’identità ignota saranno sepolte nel sacrario del Grappa, poco lontano da dove, casualmente, alcuni escursionisti le hanno ritrovate nei territori che ricadono nei comuni di Seren (Belluno) e Paderno (Treviso). Questa mattina, in occasione della commemorazione dei defunti, saranno tumulate nell’ossario del massiccio che raccoglie i corpi di circa 23mila militari. La cerimonia si svolgerà alle 10.30 su iniziativa dell’amministrazione di Crespano (Treviso), in collaborazione con quelle di Paderno e Bassano e della sezione Ana Montegrappa.Il programma prevede alle 10 il raduno alla caserma Milano per poi giungere al sacello della Madonnina. Le salme saranno condotte dal Portale Roma e, attraverso la via Eroica, arriveranno sul luogo della cerimonia dove si terranno la celebrazione liturgica e gli interventi delle autorità. Tra questi, la commemorazione ufficiale del generale di Corpo d’armata Federico Bonato in rappresentanza dello Stato maggiore della Difesa. A seguire gli onori e la tumulazione.
Il programma cittadino delle celebrazioni proseguirà sabato per il 99esimo anniversario della Vittoria e della giornata delle Forze armate: alle 9 il gonfalone e la delegazione comunale partiranno per il mausoleo del cimitero di Santa Croce per una breve commemorazione. Alle 9.45, il corteo si muoverà da piazzale Cadorna per raggiungere la chiesa di San Francesco dove, alle 10, sarà celebrata la cerimonia di suffragio dei caduti. A seguire l’omaggio all’ara di piazza Garibaldi e alla lapide di viale dei Martiri. Quest’anno, il cerimoniale ha un’appendice in parco Ragazzi del ’99 dove sarà inaugurata la fine dell’intervento di sistemazione del monumento ai giovanissimi che 100 anni fa furono chiamati alle armi per difendere il Paese. Un’operazione eseguita, a titolo gratuito, dagli alpini della sezione Ana Montegrappa e dall’associazione dei fanti per restituire dignità a uno dei simboli cittadini che versava in uno stato di degrado ed era spesso preso di mira dai vandali. «Li ringrazio per aver messo a disposizione un numero consistente di ore di volontariato – sottolinea il sindaco Riccardo Poletto – mentre il Comune ha coordinato le operazioni e fornito i materiali. Il loro contributo ha permesso in tempi relativamente brevi di rimettere a nuovo un monumento al quale i bassanesi sono molto affezionati e che in vista della conclusione delle celebrazioni del Centenario del prossimo anno era doveroso risistemare». Alla cerimonia interverrà anche il senatore Pietro Fabris, il sindaco all’epoca della costruzione del monumento. I segni dell’incuria e dell’abbandono in cui era stata lasciata la struttura commemorativa erano sotto gli occhi di tutti: pietre rotte, erba che cresceva fra le fessurazioni, scritte in bronzo illeggibili perché avevano perso qualche carattere, il cancelletto d’ingresso malfunzionante e una patina di sporcizia che ricopriva il manufatto.