Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Schio passa a Cracovia in extremis

Basket Euroleague, il Beretta s’impone con un tiro di Anderson sul filo della sirena Premiata la determinaz­ione delle orange costrette a inseguire a lungo nel match

- Dimitri Canello © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

CRACOVIA In Europa le trappole sono ovunque, anche in una trasferta apparentem­ente molto meno complicata di quella di Orenburg, conclusa con un trionfo storico e un +30 che aveva fatto sognare. A Cracovia Schio sembra incappare nella trappola perfetta, un pomeriggio di luna nera i cui un po’ tutto rema contro il raggiungim­ento dell’obiettivo.

Quasi senza accorgerse­ne è costretta a sgomitare, a inseguire, a lavorare di uncinetto per rimanere aggrappata a un match strano e duro allo stesso tempo. Che rischia spesso di sfuggire di mano, ma che alla fine premia con un faticosiss­imo 74-72 sulla sirena finale la voglia orange di gettare il cuore oltre l’ostacolo.

La partenza è affannosa, il secondo quarto pure, poi nella ripresa fuori esce fuori lo spirito di squadra e la voglia di vincere trasmessa da coach Pierre Vincent. Marchio deciso e inconfondi­bile, quello del coach francese, che riesce a dosare le energie e, allo stesso tempo, a far restare compatta la squadra nonostante le fatiche di quella che potrebbe essere la settimana più intensa e difficile della stagione.

La resurrezio­ne è lenta, la capacità di prendere le misure a Parker complessa, ma passo dopo passo Schio riesce a tornare in scia e, a cavallo fra terzo e quarto parziale, il sorpasso è cosa fatta.

Cracovia ha la forza di rimanere in testa, ma si spegne sul più bello. Alla fine arriva l’unghiata finale di Jolene Anderson che, quando si tratta di prendersi responsabi­lità, alza sempre la mano e risponde presente per il 74-72 che cambia il senso del pomeriggio polacco.

«Siamo una squadra fortunata — sorride Vincent — Abbiamo vinto e non so spiegarmi come. Abbiamo sofferto la loro velocità e i cambi che siamo stati costretti a fare. Voglio fare i compliment­i alla mia squadra per questo importanti­ssimo successo».

Il Beretta c’è e si vede, magari con troppe pause e troppe errori, ma riuscire a portare a casa due punti quando il vento spira in direzione contraria rispetto alle ultime due uscite e dopo tre trasferte consecutiv­e è il segnale che il piglio è quello della grande squadra.

Gli ultimi minuti sono palpitanti e ricchi di errori: Parker sbaglia il tiro del +3, il rimbalzo lo cattura Schio che poi va a prendersi i due liberi della vittoria con una coraggiosa Dotto. In lunetta, però, l’ex Lucca ne segna solo uno dei due e si va sul 72-72 a 18 secondi dalla fine.

L’ultimo pallone, teoricamen­te, sarebbe di Cracovia, ma ancora una volta Reid si prende una scelta al tiro assai discutibil­e e complessa,

Parker cattura il rimbalzo, ma viene chiusa con un’azione al limite del fallo. E, proprio sulla sirena, Dotto serve Anderson, glaciale nell’infilare il canestro decisivo per il definitivo 74-72. Sul parquet è tripudio orange, è anche grazie a vittorie come queste che si diventa grandi.

Appuntamen­to a giovedì 23 novembre al PalaRomare per una nuova entusiasma­nte avventura della fase a gironi dell’Euroleague 2017-2018: stavolta sarà il turno di Montpellie­r a sfidare il quintetto di Vincent.

Prima, però, si torna a respirare aria di campionato italiano. Sabato prossimo alle 19 Schio affronterà, sempre davanti al pubblico amico, Vigarano.

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 ??  ?? Glaciale All’ultimo secondo della partita Jolene Anderson non ha tremato nell’infilare il tiro da due punti che ha consegnato la vittoria al Beretta Schio nel match in trasferta a Cracovia
Glaciale All’ultimo secondo della partita Jolene Anderson non ha tremato nell’infilare il tiro da due punti che ha consegnato la vittoria al Beretta Schio nel match in trasferta a Cracovia

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