Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Anni di alterne vicende e 122 aziende in gara: affidati i lavori per la sede del quartiere Prè

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Dopo anni di alterne vicende che hanno costretto a rinviare l’intervento, è finalmente scattato il conto alla rovescia per l’apertura del cantiere che doterà quartiere Prè dell’attesa struttura destinata a diventarne il cuore pulsante. Chiusa nei giorni scorsi la gara, i lavori sono stati affidati all’impresa Edilimpian­ti srl di Milano. «Sono state ben 122 le offerte pervenutec­i da altrettant­e aziende che hanno sede in diverse zone della penisola italiana – informa l’assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo – Alla fine, con un ribasso del 18,73 per cento su base d’asta, l’ha spuntata la ditta milanese». L’assessore aggiunge: «L’iter procedural­e prevede ora le opportune verifiche se tutto andrà bene, mi auguro che si possa dare il via ai lavori prima della fine dell’anno». Moderno e funzionale, il nuovo complesso sarà realizzato secondo criteri ecososteni­bili e sarà il punto di riferiment­o e di aggregazio­ne del rione, che ancora manca. Un intervento da un milione 50mila euro, coperto interament­e da Etra come prevede la convenzion­e stipulata nel 2011 con il Comune e il consiglio di quartiere per compensare l’impatto ambientale e i disagi determinat­i dalla presenza nella stessa zona dell’impianto anaerobico di smaltiment­o dei rifiuti urbani. Una convivenza difficile, a fronte della quale la società di servizi si è impegnata a versare ogni anno la somma di due euro per tonnellata di frazione secca - quindi di scarti non riciclabil­i - conferita nel polo di via dei Tulipani. Con la clausola che la cifra sia investita in opere concordate con il comitato guidato da Ivano Piovesan. L’organismo espression­e della comunità del posto ha scelto di avere la nuova area socio –ricreativa. Per realizzarl­a, sono state accantonat­e le somme pregresse, a compensazi­one, versate dalla multiutili­ty negli anni. Il nuovo complesso sorgerà su un terreno di proprietà comunale dove ora c’è una struttura precaria. Il progetto prevede la costruzion­e di due edifici collegati da una tettoria, un’area giochi attrezzata, un campo da calcetto e uno da beach volley con spogliatoi e servizi. Il tutto inserito in un contesto verde. All’interno dell’edificio, oltre alla sede del quartiere, saranno ricavati una sala polivalent­e, una cucina e i locali magazzino. Un intervento che va nella direzione di migliorare la qualità della vita nel quartiere bassanese situato ai confini con Cartiglian­o, che in questi mesi sta facendo i conti anche con i disagi derivanti dalla costruzion­e della Pedemontan­a. Sembra invece migliorare, rispetto al passato, la situazione ambientale legata all’emissione degli odori, in particolar­e nei pressi del centro di conferimen­to dei rifiuti. Come richiesto e inserito nel protocollo, Etra esegue regolarmen­te i controlli e tiene monitorata la qualità dell’aria. Al momento i parametri risultereb­bero sotto i limiti. È questo uno degli aspetti su cui ha più insistito il comitato di quartiere e spesso sottolinea­to dal presidente Piovesan: «La salvaguard­ia della salute pubblica e la sicurezza degli impianti di smaltiment­o sono per noi prioritari e infatti sono state le prime garanzie che abbiamo messo nero su bianco nell’accordo con la con la società di servizi».

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Rendering Come sarà il nuovo complesso

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