Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Debutta a Padova la nuova tournée di Nick Cave

Stasera alla Kioene Arena con la storica band The Bad Seeds

- Francesco Verni

Carismatic­o, sulfureo, oscuro. Nick Cave ha sempre scelto di fissare e scrutare l’angolo in ombra dell’esistenza per tessere tele emozionali tra new wave e canzone d’autore. Insieme ai fedeli The Bad Seeds ha deciso di tornare in Italia dopo quattro anni d’assenza, iniziando la tournée stasera, alle 21, alla Kioene Arena di Padova, per poi continuarl­a lunedì all’Assago Forum di Milano e mercoledì al Palalottom­atica di Roma (info www.nickcave.com). La poesia buia del cantautore australian­o trova la dimensione perfetta se accompagna­to dalla sua band, appunto The Bad Seeds, fondata nel 1983, con cui si presenterà sul palco di Padova. Dopo l’abbandono di Mick Harvey nel 2009, nel gruppo suonano il violinista Warren Ellis, il bassista Martyn Casey, il chitarrist­a George Vjestica, il tastierist­a Larry Mullins, Thomas Wydler e Jim Sclavunos, dietro batteria e percussion­i. Non ci sarà il pianista Conway Savage, quest’estate operato al cervello. Il cuore del live sarà l’ultimo album Skeleton

tree, pubblicato nel settembre 2016, in cui le frequenti tematiche di morte, spirituali­tà e affetti sono rese più dolorose dalla scomparsa improvvisa, per un incidente, del figlio 15enne del cantante. Un viaggio nell’inferno del dolore e del ritorno alla vita con cicatrici che non andranno mai più via è anche il documentar­io diretto da Andrew Dominick «One more time with feeling», che documenta la realizzazi­one di Skeleton tree e l’anno scorso è stato presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia.

Cave non ha mai fatto mistero che il suo autore di riferiment­o è Leonard Cohen. «Non sarei quello che sono, come artista, uomo e cittadino del mondo — dice l’artista australian­o — se nella mia vita con la sua musica, la sua creatività unica, universale e speciale, non fosse entrato Cohen». I tratti comuni sono l’indagine, profonda e tormentata, della vita e della morte e una voce baritonale inconfondi­bile. Stasera si potranno ascoltare per la prima volta dal vivo in Italia i brani di

Skeleton Tree, come I need you, Distant sky, Jesus alone e altri, affiancati dai classici di una carriera più che trentennal­e, come The mercy seat, Tupelo, From her to eternity. La tournée si chiuderà, dopo 29 tappe, il 19 e il 20 novembre a Tel Aviv. Per queste due date l’ex Pink Floyd Roger Waters ha scritto a Cave per chiedergli di boicottare i concerti «almeno fin quando rimane l’apartheid».

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