Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cattolica e Banco Bpm firmano l’alleanza: partita da 853 milioni
Con sei giorni d’anticipo rispetto al termine ultimo che era stato concordato per le trattative in esclusiva, va a dama l’alleanza fra Cattolica Assicurazioni e Banco Bpm. Nella joint venture che in precedenza la banca aveva con Unipol e Aviva la compagnia di Verona presieduta da Paolo Bedoni rileverà il 65%. L’allungamento dei negoziati in esclusiva era stato deciso lo scorso 31 ottobre giustificando la scelta con motivazioni puramente tecniche legate all’analisi della documentazione contrattuale. La data del 9 novembre stabilita come termine ultimo è anche quella in cui il Cda di Bamco-Bpm si riunirà per approvare la relazione di bilancio trimestrale.
Nella nota ufficiale trasmessa dalle parti nella serata di ieri, dopo la firma del contratto, si precisa che la partnership durerà 15 anni.Tecnicamente l’intesa prevede l’acquisizione da parte di Cattolica di una partecipazione del 65% in Avipop Assicurazioni in Popolare Vita e l’avvio di una partneship commerciale nei rami vita e danni, sulla rete degli sportelli ex Banco Popolare. L’operazione si basa su una valorizzazione del 100% di Popolare Vita pari a 789,6 milioni e del 100% di Avipop Assicurazioni per 475 milioni.
In particolare al Banco saranno versati 853,4 milioni per la vendita del 65% delle due precedenti compagnie assicurative, e nel dettaglio 544,6 milioni per il 65% di Popolare Vita e 308,8 milioni per la stessa quota di Avipop Assicurazioni. Cattolica assumerà le funzioni di direzione e coordinamento delle compagnie mentre su questioni di rilevanza strategica Banco Bpm si riserva il potere di veto. Relativamente alla designazione della governance si è concordato che Cattolica nominerà l’amministratore delegato delle compagnie mentre a Banco Bpm spetterà la scelta del direttore generale.
Per quanto riguarda invece le risorse necessarie all’operazione, Cattolica utilizzerà finanze proprie e farà leva anche sull’emissione di strumenti di debito. L’operazione avrà un impatto accrescitivo sulla redditività di Cattolica e consentirà a Banco Bpm di avere «un buffer ritenuto capiente per compensare gli impatti patrimoniali attesi dal riacquisto da Aviva ed UnipolSai delle partecipazioni delle compagnie assicurative oggetto dell’accordo», semplificare le partnership di bancassicurazione di gruppo, migliorare le sinergie industriali e mantenere una significativa contribuzione pro-quota dagli utili attesi delle stesse compagnie.
La chiusura definitiva dell’operazione è prevista indicativamente per la prima metà del prossimo anno, non appena, cioè, le autorità di vigilanza competenti per il settore avranno approvato la partnership. La funzione di advisor finanziario è stata svolta per Banco Bpm da Kpmg Corporate Finance mentre Cattolica si è servita della consulenza di Ubs Investment Bank. In questo modo Cattolica Assicurazioni, nel cui capitale è entrato pochi giorni fa Warren Buffett, potrà avvalersi per la vendita dei propri prodotti della penetrazione sul territorio nazionale di oltre duemila sportelli di Banco Popolare.