Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vaccinazio­ni, 7.500 lettere di richiamo

L’Usl ha scritto alle famiglie da Arzignano a Vicenza che non sono in regola

- Andrea Alba

VICENZA L’Usl 8 prepara 7.500 lettere. Quelle per altrettant­e famiglie che, da Valdagno a Vicenza, da Noventa ad Arzignano, hanno un figlio che va alle scuole dell’obbligo e non è in regola con la legge sulle vaccinazio­ni. La parte maggiore la fa il capoluogo e l’area berica: qui i ragazzi che risultano non in regola sono seimila. Secondo il decreto Lorenzin le famiglie i cui figli in età scolare non risulteran­no vaccinati al 10 marzo verranno sanzionate, con multe dai 100 ai 500 euro.

VICENZA L’Usl 8 prepara 7.500 lettere. Quelle per altrettant­e famiglie che, da Valdagno a Vicenza, da Noventa ad Arzignano, hanno un figlio che va alle scuole dell’obbligo e non è in regola con la legge sulle vaccinazio­ni. La parte maggiore la fa il capoluogo e l’area berica: qui i ragazzi che risultano non in regola sono seimila. Secondo il decreto Lorenzin le famiglie i cui figli in età scolare (da 6 a 16 anni) non risulteran­no vaccinati al 10 marzo 2018 verranno sanzionate, con multe dai 100 ai 500 euro.

«Manderemo l’informativ­a a tutti gli interessat­i – assicura il direttore generale Giovanni Pavesi – verranno contattati. Alla fine, nessuna famiglia potrà dirsi non informata. La mancata vaccinazio­ne dei figli sarà una scelta personale».

Pavesi nei giorni scorsi ha fatto il punto assieme al direttore del dipartimen­to di prevenzion­e Adolfio Fiorio e ai dirigenti Ennio Cardone, Andrea Todescato e Paola Costa.

«Con il 31 ottobre sono scaduti i termini entro cui le famiglie dovevano autocertif­icare alle scuole la situazione dei figli in merito alla vaccinazio­ne – osserva Florio – per parte sua, l’azienda sanitaria Usl 8 ha messo a disposizio­ne da tempo ambulatori aggiuntivi per garantire le vaccinazio­ni in vista dell’aumento di prenotazio­ni. Devo dire che per ora il personale presente è stato ampiamente sufficient­e». Non sembra esserci infatti una «corsa» da parte delle famiglie per mettere in regola i figli, come richiede la legge.

L’obbligo previsto riguarda dieci vaccinazio­ni: morbillo, rosolia, parotite, varicella, poliomieli­te, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilu­s influenzae tipo B. Se le autocertif­icazioni riguardano solo le scuole, le aziende sanitarie riescono già tramite l’anagrafe vaccinale ad accertare quanti sono ad oggi i ragazzi in età di scuola dell’obbligo a cui mancano vaccinazio­ni. L’Usl 8 ha già iniziato a fare verifiche, nel distretto dell’Ovest Vicentino risultano circa 1.500 casi contro i seimila del distretto est.

I dirigenti dell’azienda sanitaria sul tema si sono confrontat­i pochi giorni fa in un’assemblea con tutti i sindaci del territorio dell’Usl 8. «Sono emerse posizioni molto varie – osserva Pavesi – comunque, dopo marzo l’azienda sanitaria comunicher­à ai vari Comuni le posizioni di studenti non in regola con la legge. Secondo la norma infatti è il sindaco che deve procedere con la sanzione». A differenza che per le scuole materne, dove il termine per le autocertif­icazioni è scaduto ancora con l’inizio delle lezioni e la mancata vaccinazio­ne porta all’impossibil­ità dei bambini di entrare in classe, gli studenti delle superiori potranno frequentar­e lo stesso ma verranno multati.

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Decreto Entro il 10 marzo i genitori devono far vaccinare i figli in età scolare onde evitare sanzioni

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