Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Aperta la prima casa per padri separati
In provincia ci sono almeno 50 papà in difficoltà. Da ieri c’è un posto in via Alberto Mario
VICENZA È aperta ai padri separati in difficoltà. È la prima della provincia che vede almeno una cinquantina di padri che il divorzio ha ridotto al lastrico e portato anche a trasformare la propria auto in camera da letto. Da ieri c’è questa casa a Vicenza, in via Alberto Mario. I posti sono ridotti (quattro), ma è il primo passo per «dare un posto dove accogliere i figli e per riprendere in mano la loro vita», precisa l’assessore comunale al Sociale Isabella Sala.
VICENZA L’idea risale alla Giunta precedente, i lavori sono avvenuti un paio d’anni fa e poi per oltre un anno l’iniziativa è rimasta al palo per la mancanza degli arredi interni. Eppure l’esigenza, in città come in provincia, si sente: «Ci sono padri separati che dormono in macchina» affermano dall’associazione «Padri separati Milano onlus». Ora, per i residenti a Vicenza c’è la prima abitazione a loro riservata. Si tratta di «Casa Alberto Mario», l’abitazione inaugurata ieri nell’omonima via e che dalla prossima settimana accoglierà i primi due papà che si sono aggiudicati il bando promosso dal Comune.
Lo stabile, così come restaurato e sistemato, è la prima casa per padri separati nel Vicentino: costata 270mila euro, di cui 220 mila euro da Fondazione Cariverona e 50mila del Comune, l’immobile che fino a pochi anni fa ospitava il distretto sanitario dell’Usl 6 ora conta quattro camere con bagno in una superficie di 140 metri quadrati, con cucina, lavanderia e spazi di soggiorno in comune, ma anche due posti auto all’esterno, un’area studio, clima e pannelli solari. Il tutto per un massimo di quattro ospiti, che potranno tenere con sé anche i loro figli, visto che la struttura è allestita proprio per questo. «L’idea dichiara l’assessore alla Comunità, Isabella Sala è nata da un dialogo tra le associazioni e l’amministrazione e permette di offrire anche a quei papà separati, che si trovano in un momento di difficoltà, l’opportunità di avere un luogo dove accogliere i propri figli e riprendere in mano la propria vita». Un’esigenza, quest’ultifra ma, sentita da un numero di persone sempre maggiore, che fronteggia crisi familiari, separazioni o divorzi e che molte volte si rivolge all’associazione «Padri separati Milano onlus». Solo negli ultimi tre anni la sezione vicentina dell’associazione ha assistito 50 persone «in difficoltà»: «Sono padri che si rivolgono a noi dopo separazioni o divorzi che spesso li mettono sul lastrico - dichiara il presidente della sezione di Vicenza, Walter Lagni - e sono molti, ogni mese accogliamo due o tre casi nuovi. Qualcuno arriva a dormire i macchina, altri tornano a casa dei loro genitori a quasi cinquant’anni, con conseguenze anche psicologiche che non è facile affrontare».
L’abitazione di via Mario ha visto la fine dei lavori di sistemazione lo scorso anno, ma il cantiere e l’inaugurazione sono passati molti mesi, passati alla ricerca di arredi, completata grazie anche al sostegno dell’associazione «Unisolidarietà-Unicredit Vicenza», della ditta Faedo mobili, della Fondazione Marzotto e pure di una consigliera comunale, Gioia Baggio (Idea Vicenza), che ha donato un divano. La prossima settimana quegli spazi saranno abitati dai due primi padri separati che hanno vinto il bando: «Hanno partecipato in quattro - afferma Sala - ma due sono stati esclusi per diversi motivi. Il bando però rimarrà aperto e dunque l’appello a tutti coloro che avessero bisogno è di presentare domanda in Comune, in qualsiasi momento».
Il presidente Lagni Ci sono divorzi che riducono gli uomini sul lastrico: alcuni arrivano a dormire in auto L’assessore Sala Vogliamo dare ai padri un luogo per i figli e la possibilità di riprendere in mano la propria vita