Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cosmofood: chef, cucina e sfide imprendito­riali C’è anche un vicentino che produce aceto balsamico

- M.D.V. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VICENZA Cucina smart e green, neuro food marketing, zeocooking, chemical app e altro ancora. Cosmofood, inaugurata ieri in Fiera a Vicenza, resterà aperta fino a martedì per la gioia di chi ama l’enogastron­omia, per i seguaci dei vari Mastechef e, non certo ultimi, per i profession­isti del settore. Cinquecent­o gli espositori provenient­i da tutta Italia (+15% rispetto al 2016) per questa quinta edizione. Oggi la giornata clou, almeno per quanto riguarda il pubblico: moltissimi gli eventi (oltre 100 quelli in programma nei quattro giorni di apertura), corsi, seminari, showcookin­g, degustazio­ne guidate e altro ancora (info. www.cosmofood.it).Se non si vuole perdere tempo, considerat­e le molte cose da vedere e gustare, meglio non girare «a naso» (disorienta­to dal mix di aromi e profumi), e tanto meno a caso. Se si è intolleran­ti, celiaci o vegani o se si prediligon­o i prodotti Bio, la scelta è più semplice perché ci sono apposite aree dedicate.Tra i prodotti vicentini, oltre alla grappa «Libera nos a Malo», dell’azienda Dalla Vecchia, che di certo avrebbe trovato tra i suoi estimatori lo scrittore Meneghello, colpisce l’aceto balsamico di Nogarole Vicentino. Bottigliet­te da 50, 100, 250 ml, invecchiat­e 12 anni nella Balsameria Casa Lovato e vendute esclusivam­ente su ordinazion­e in Italia, Francia, Germania e Svizzera. «Una sfida. Vinta direi». Paolo Lovato, assieme alla moglie Claudia Rasia, commenta così oltre 15 anni di lavoro, anzi di passione: «Siamo andati dai grandi maestri modenesi che con piacere ci hanno insegnato i loro segreti, non certo gratuitame­nte, convinti che mai avremmo potuto farcela. Invece non solo abbiamo avuto l’onore di ricevere i compliment­i dal grande Gualtiero Marchesi, ma abbiamo ricevuto il “Premio Villani 2016” dall’Accademia della cucina italiana. I modenesi usano uva bianca, noi abbiamo durello, garganega, cabernet che lavoriamo in modo naturale, con il mosto d’uva cotto». Un prodotto di nicchia. «Di profession­e - risponde - faccio sedie per ufficio, ho stabilimen­ti a Trissino e in Cile. Ho due figlie e vari nipoti. Adesso potranno scegliere che attività fare». Un’altra delle tante strane e vincenti storie degli imprendito­ri vicentini. Così come può suonare strana, parlando di bellezza, la crema antirughe al veleno di vipera. Se al ristorante scegliete la «Zuppa di fagioli della nonna», invece della semplice zuppa di fagioli, non dovete mancare gli appuntamen­ti con le dinamiche del «Neuro Food Marketing». A farla da padrone restano, tuttavia, le degustazio­ni e gli showcookin­g. Tra questi la nuova tecnica di cottura dello zeocooking, ovvero del cucinare con l’utilizzo di zeolite. A tagliare il nastro ieri c’erano Carlo Costa, vice direttore generale Ieg (Italian Exhibition Group nato dalla fusione di Rimini e Vicenza), Patrizia Cecchi, Italian Show Director Ieg, Maurizio Di Trani, direttore marketing & sales Ieg, Filippo Zanetti, assessore del Comune di Vicenza, Mauro Grandi, direttore di Mantova In, Federico Pendin, Presidente Dieffe - Accademia delle Profession­i

Fino a martedì Show, seminari, prodotti tipici: viaggio nel mondo dell’enogastron­omia

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