Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Alta cucina e menu «sartoriali», la svolta del Con Fusion

Da Portocervo a Verona: «Ho conquistat­o anche Bocelli»

- Antonino Padovese

Il ConFusion cambia volto. Il ristorante innovativo aperto nel 2013 in via Ponte Nuovo Verona da Italo Bassi, lo chef romagnolo per 26 anni primo chef dell’Enoteca Pinchiorri, tre stelle Michelin a Firenze, ha deciso di concentrar­si solo sull’alta cucina, per far vivere agli ospiti un’esperienza ancora più confortevo­le. Il ConFusion non aprirà più al mattino con le colazioni e servirà la proposta gourmet solo alla cena e la domenica a pranzo. Il ristorante conserva la cucina a vista e consentirà a chi lo desidera di cenare al banco davanti allo chef che cucina. Ma il cuore del locale sarà al primo piano, dove troveranno spazio solo cinque tavoli. «Li abbiamo voluti tutti tondi per aumentare la sensazione di conviviali­tà», spiega lo chef Bassi, che ha condiviso questa nuova fase del progetto «ConFusion» con la moglie Tatjana Rozenfeld. «Le esperienze estive a Porto Cervo, dove, vista la clientela, guidavo un ristorante molto esclusivo, hanno fatto maturare in me l’idea di rendere l’ospite più consapevol­e dell’esperienza al ConFusion attraverso un menù ridotto, a proposte diversific­ate ma chiare e a una cena quasi personaliz­zata, direi sartoriale». L’idea del «sarto» si traduce in cinque tipologie di menù. Chi ha fretta o vuole sempliceme­nte avvicinars­i alla cucina di Bassi può scegliere l’offerta Small: antipasto e primo a 35 euro. Chi desidera qualcosa di più con 55 euro nell’offerta Medium ha un’entrée, un antipasto, il primo e il secondo piatto. Con cinque euro in più si passa alla versione Large che termina con il dolce e costa 60 euro. La penultima versione è l’Extralarge e prevede due antipasti, uno freddo e uno caldo. «Poi c’è la XXL, che è quella dove l’ospite si affida completame­nte alla mia fantasia e in cui il menù è basato solo sui prodotti freschissi­mi che ho a disposizio­ne».

Il 15 è il numero del «nuovo» Confusion il cui nome completo è «ConFusion Club restaurant 15»: quindici sono i posti a sedere, altrettant­i i piatti, divisi fra cinque antipasti, quattro primi e sei secondi. In carta troviamo sia carne che pesce e una attenzione anche per i vegetarian­i. Il ristorante è aperto la sera sette giorni su sette, la domenica però è aperto solo a pranzo. Si comincia a cenare col servizio delle 19 e si termina all’1. Questo significa che a mezzanotte una persona può sedersi e ordinare? «Certo, se ha prenotato.

Verona ha una ricchissim­a offerta culturale ed è piacevole terminare la serata dopo uno spettacolo di alto livello con una cena fatta su misura». Parole di Italo Bassi, accolte in toto da Andrea Bocelli, che ha scelto la cucina dello chef romagnolo, veronese d’adozione, in occasione dello spettacolo con cui in Arena è stato reso omaggio a Luciano Pavarotti. Fra i piatti adesso in menù c’è il caviale («lo facciamo produrre noi») in purezza con blinis di cipolla fresca e panna acida o il tartufo con uovo in camicia, mandorle e purea di broccoli o ancora il petto d’anatra con purea di castagne e salsa dolceforte al cacao.

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Sapori Lo chef Italo Bassi e, a destra. il ConFusion

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