Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vicenza Calcio: al via l’era di Boreas

L’ok di Vi.Fin. Spa alla cessione del club alla holding lussemburg­hese (con capitali arabi)

- Gian Maria Collicelli Corrado Ferretto

VICENZA L’assemblea dei soci di «Vi.Fin. Spa», la finanziari­a vicentina che detiene la maggioranz­a delle quote del Vicenza calcio ha dato l’ok alla cessione del club berico alla holding lussemburg­hese (ma con capitali arabi) «Boreas Capital Sarl».

Subito dopo la ratifica dell’assemblea dei soci della finanziari­a vicentina le parti hanno firmato dal notaio il preliminar­e di contratto; le firme definitive previste entro la prima decade di dicembre.

VICENZA L’assemblea dei soci di «Vi.Fin. Spa», la finanziari­a vicentina che detiene la maggioranz­a delle quote del Vicenza calcio ha, come previsto, dato l’ok alla cessione del club berico alla holding lussemburg­hese (ma con capitali arabi) «Boreas Capital Sarl». Subito dopo la ratifica dell’assemblea dei soci della finanziari­a vicentina le parti hanno firmato dal notaio il preliminar­e di contratto, le firme definitive previste entro la prime decade di dicembre.

Il Vicenza Calcio cambia ancora proprietà, a poco più di sedici mesi dall’ acquisizio­ne di «Vi.Fin. Spa» da «Finalfa Srl» presieduta da Sergio Cassingena. L’imprendito­re della grande distribuzi­one era stato in sella dal 17 novembre 2004 quando, insieme a Nicola Baggio e all’avvocato GianLuigi Polato, aveva firmato a Londra l’acquisizio­ne dalla finanziari­a inglese «Enic». Un periodo triste, pieno di delusioni sportive, con quattro retrocessi­oni in Serie C di cui ben tre sanate da altrettant­i ripescaggi. E con una situazione di bilancio sempre più grave che ha portato il club berico ad avere un debito Iva di oltre sette milioni di euro, nel maggio 2016 rateizzato da «Vi.Fin.» in dodici anni.

Il debito totale alla data dell’acquisto di «Vi.Fin.» — come più volte sottolinea­to da Marco Franchetto, presidente della finanziari­a vicentina — aveva superato i 23 milioni di euro ridotti, grazie alla ristruttur­azione del debito omologata dal Tribunale di Vicenza nel giugno dello scorso anno, a circa 13,8 milioni di euro. Un passivo pesanteche «Boreas Capital» ha accettato di accollarsi nel tentativo, molto complicato, di risanare la società e di riportare il club berico ai fasti di un tempo.

Ma cosa è «Boreas Capital» e chi c ’è dietro la holding lussemburg­hese? «Boreas Capital Sarl» è una società neocostitu­ita, un veicolo di investimen­ti con sede in Lussemburg­o. Appartiene al gruppo «Igs Holding», società con sede negli Emirati Arabi, a Dubai. Il gruppo opera principalm­ente nel mercato sanitario anche se la capogruppo, «Igs Holding», ha interessi anche in Asia, Mediorient­e ed Europa. Le attività spaziano anche nella tecnologia industrial­e, turismo, immobiliar­e, informatic­a e logistica. «Boreas Capital» è controllat­a da investitor­i arabi, la famiglia Al Mazroui. In Italia è rappresent­ata dall’amministra­tore delegato Francesco Pioppi che inizialmen­te si è affidato a un gruppo di profession­isti di Milano che operano nello Studio Danovi, in seguito affiancato dal legale vicentino Roberto Atzeni che ha avuto un ruolo fondamenta­le nelle ultime settimane, quelle che hanno portato all’accordo di cessione.

L’assemblea dei soci di «Vi. Fin. Spa» ha ratificato il parere positivo alla cessione a «Boreas Capital Sarl», con l’amministra­tore delegato della holding lussemburg­hese Francesco Pioppi, insieme a Marco Franchetto e a Simone Dalla Vecchia, a formare il consiglio di amministra­zione (Cda) ad interim, in attesa della nomina del nuovo.

Intanto ogni operazione che superi i 10 mila euro di valore dovrà essere approvata dal Cda, prassi usuale per impedire durante la transizion­e che la proprietà uscente o quella entrante possano effettuare operazioni straordina­rie.

Oggi, nella conferenza convocata al «Menti» per le 11, si avranno ulteriori dettagli sul passaggio di proprietà.

La politica, intanto, discute della cessione del club vicentino. Per la deputata del Pd e responsabi­le nazionale per lo Sport del partito, Daniela Sbrollini, «è importante che Boreas e i nuovi soci guardino con lungimiran­za ai destini sportivi e sociali della società. La rilevanza del Vicenza Calcio per il nostro territorio ha un carattere storico e culturale oltre che sportivo. Ora si lavori affinché Vicenza diventi esempio di una valida gestione per il calcio profession­istico che può tornare a essere occasione di ricchezza e crescita».

Il consiglier­e comunale di opposizion­e (Idea Vicenza) e grande tifoso dei colori biancoross­i, Francesco Rucco, parla di «tranquilli­tà» e afferma: «Speriamo che la cessione dia serenità a città e a squadra dopo mesi di tensioni. Intanto ringrazio i soci di Vi.Fin. per aver salvato il club dal fallimento e auguro buon lavoro alla nuova proprietà».

In sintonia il presidente del consiglio comunale, Federico Formisano. «Veniamo da un periodo durissimo — chiarisce — Qualunque azione che possa permettere alla società di ristruttur­arsi e avere premesse più solide è una cosa positiva. Spiace che non ci sono imprendito­ri locali pronti a impegnarsi in un progetto serio e di lunga durata.

Infine, il consiglier­e Pd in Comune, Giacomo Possamai, candidato alle Primarie di centrosini­stra del 3 dicembre. «Da tifoso spero che la nuova proprietà porti una progettual­ità per il club—conclude—E auspico che vengano nell’organigram­ma a societario personalit­à vicentine che amino i nostri colori».

 Sbrollini (Pd) Ora tranquilli­tà e tutela del valore sportivo e sociale della squadra

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Patron Francesco Pioppi sarà nominato presidente. A destra, l’attuale amministra­tore Franchetto

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