Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Dopo il centro anche i quartieri «sorvegliati» dalle telecamere
Stanziati 80 mila euro, Rotondi: nuovi occhi dove c’è più bisogno di sicurezza
VICENZA Centro storico, sì, ma anche quartieri. Il Comune pensa a posizionare nuove telecamere e il ragionamento sui luoghi da coprire con nuovi occhi elettronici si sposta anche nei quartieri cittadini.
L’ annuncio è arrivatone i giorni scorsi ed è contenuto, in realtà, nelle pieghe dell’assestamento di bilancio approvato dalla Giunta il 7 novembre scorso. Il documento destinava all’incirca 1,4 milione di euro a diversi capitoli come cura urbana, sistemazione del patrimonio comunale, nuove opere. Fra i settori destinatari di risorse però c’era anche quello della Sicurezza, che riceve 80 mila euro. Lo scopo? «Posa di nuove telecamere» è la sintesi dell’assessore alle Risorse economiche, Michela Cavalieri. Dunque, con quei fondi si punta ad aumentare lo sguardo degli occhi elettronici in città, oggi già quota 72 dispositivi ma in procinto di arrivare a 100 telecamere attive entro i primi mesi del 2018. In queste settimane, infatti, si sta completando la posa di una serie di 30 obiettivi in virtù di un progetto da 120 mila euro finanziato con fondi regionali (50 mila euro) e comunali.
Il progetto in questione prevede la posa di dispositivi in centro storico - dalla stazione di viale Roma a piazza Matteotti passando per tutto corso Palladio - e dunque ora, per le nuove telecamere, si guarda (anche) altrove .« Dobbiamo ancora predisporre i sopralluoghi per capire le reali esigenze - dichiara l’assessore alla Sicurezza, Dario Rotondi - ma in ogni caso pensiamo sia a nuove telecamere sia in centro che nei quartieri».
Nei piani della Giunta, in particolare, sono finite alcune aree dove da tempo si lamenta la mancanza di occhi elettronici in grado di garantire maggio- re sicurezza: dalla zona di corso Fogazzaro a stradella dell’Isola, ma anche via Firenze e pure l’area del Mercato nuovo, dove sarebbero interessate le vie Allende e Ghandi. Ma non è escluso che anche altri quartieri della città finiscano nell’elenco delle zone «da sorvegliare» dell’ amministrazione. Anche perché le telecamere non saranno poche: «Se rimarranno tutti i fondi previsti a nostra disposizione - spiega Rotondi - crediamo di poter posizionare almeno dieci dispositivi, che però potrebbero aumentare nel caso, infatti, pensassimo a due obiettivi per una singola telecamera. Ma è tutto ancora da vedere e analizzare». Quel che si sa, intanto, è che i tempi non saranno lunghi. Almeno non come l’ultima serie di 30 telecamere, installate (quasi) tre anni dopo il bando di gara con cui il Comune ha ottenuto i fondi regionali .« In questo ca sola fornitura sarà attraverso il mercato Consip (Centrale acquisti della pubblica amministrazione, ndr) e dunque i tempi si restringono». Ad oggi gli occhi elettronici in funzione in città ammontano a 72 dispositivi, che arriveranno a 100 entro le prime settimane del 2018 con il progetto da 120 mila euro per monitorare il centro storico.