Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Renzi: «Sì al fondo no a rimborsi di serie B»
Il segretario dem incontra i risparmiatori dell’ex Bpvi e accusa «Su Bankitalia ho fatto il possibile»
THIENE «La norma sulle popolari non solo la difendo, la rivendico. Ora guardiamo a quel Fondo che deve rispondere a tutti e senza Isee». Matteo Renzi arriva alla Estel di Thiene, l’azienda che arreda gli shop di Apple nel mondo, e non si scompone davanti al picchetto di inferociti risparmiatori della Popolare di Vicenza accompagnati da un paio di mamme no-vax. L’ex premier decide di incontrarli e di dedicare loro oltre mezz’ora. A Valter che gli dice «si son mangiati i risparmi di una vita per mio figlio disabile», Renzi risponde che in legge di stabilità ci sarà il Fondo per le vittime di reati finanziari. «Ma senza Isee perché la casa che ho mi serve per viverci» dice Valter. E il segretario risponde che sì, «si andrà incontro a tutti». «Noi proponiamo un fondo - dice Renzi – e non occorre che sia super capiente. È importante che si crei visto che tocca il tema degli azionisti. E sarà un fondo per affrontare caso per caso, indipendentemente dall’Isee».
La tensione si scioglie, il Matteo nazionale spiega ancora «I soldi per il fondo ci sono e c’è pure il precedente che è quello dei bond argentini. Il problema sarà, poi, trovare il modo di dimostrare che se non era una truffa, poco ci mancava». Il segretario dem parla anche di chi doveva controllare e non l’ha fatto: «Ho fatto una battaglia su Bankitalia e Consob, ma non è andata benissimo. Potevo farla prima? No perché scadeva quel giorno». Parlando del governatore di via Nazionale, ha aggiunto «Se scade il 30 ottobre 2017, la battaglia non la puoi fare prima». Risponde a tutto campo Renzi «Sulle banche non ho nessuna difficoltà a parlare, perché sulla riforma delle popolari ci ho messo la faccia». Sui veneti, poi, Renzi un po’ accusa, un po’ blandisce. «I magheggi li hanno fatti i vostri manager, il mio provvedimento sulle popolari ha permesso di togliere a questi signori il giochino». Poi, però, fra una difesa del Job’s Act e una proposta di allargare gli 80 euro per ciascun figlio fino ai 18 anni, parla anche di reddito di cittadinanza «Questi sussidi non aiutano il paese e voi veneti siete la dimostrazione che se ci si spacca la schiena il lavoro c’è. In cinquant’anni avete insegnato all’Italia come si lavora». Renzi, accompagnato da Alessandra Moretti, ha poi incontrato nei capannoni dove nascono gli arredi della Estel un centinaio di dipendenti. «Mi hanno detto che avete realizzato le nuove poltroncine per l’auditorium del Cremlino sostituendo quelle di Stalin, forse potrei chiederne un po’ per alcuni compagni di partito» ha scherzato Renzi. Nella visita è stato accompagnato dal patron della Estel della famiglia Stella e dai figli, incluso Andrea Stella, il velista paraplegico che ha attraversato l’Atlantico e ha fondato l’associazione «Lo spirito di Stella».
La norma sulle Popolari «I magheggi li hanno fatti i vostri manager, io ho tolto loro il giochino