Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ravazzolo, l’uomo delle grandi opere

Durante la perquisizi­one nella sua villa di Valdagno la polizia ha trovato due ordigni bellici non denunciati

- A.M.-Ro.Pol. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Direttore dei lavori, capo progetto, ha lavorato per ditte importanti Ha seguito il Fiore di Botta, l’Orto botanico e l’ex Geriatrico

L’investitur­a dell’ex direttore generale Giuseppe Barbieri e il conseguent­e approdo all’Università di Padova risalgono al 3 settembre 2012. Ettore Ravazzolo, ingegnere vicentino con un curriculum che spazia dalla gestione degli acquedotti alla manutenzio­ne delle strade, aveva varcato la soglia di Palazzo Storione (la sede dell’amministra­zione centrale, a due passi dal Bo e quindi dal rettorato) come dirigente dell’area Edilizia, patrimonio immobiliar­e e acquisti. Incarico strategico, rinnovato nel 2015 fino al 2 settembre 2018 dal nuovo dg Emanuela Ometto e confermato nel 2016, dopo la riforma dell’assetto amministra­tivo. Ravazzolo aveva mantenuto il controllo di Edilizia e sicurezza, separata dalla nuova area di Approvvigi­onamenti, patrimonio e logistica. Laureato in Ingegneria civile idraulica e abilitato all’esercizio della profession­e, Ravazzolo ha lavorato nella sezione Progetti speciali della Impregilo spa di Milano, gruppo specializz­ato nella costruzion­e di grandi opere come dighe, ferrovie, metropolit­ane, aeroporti, autostrade. Oltre ad aver svolto attività di libero profession­ista come progettist­a, direttore dei lavori, capo progetto e consulente, Ravazzolo ha ricoperto due incarichi da dirigente, direttore tecnico e procurator­e speciale: prima per la «Alto Vicentino Servizi spa» di Thiene, gestore in house del servizio idrico inte- grato che copre un territorio di 859 chilometri quadrati, poi per « Vi. abilitàspa », ente perla gestione della rete stradale coordinato dalla Provincia di Vicenza. Sempre nel Vicentino, Ravazzol oh a fatto parte di altri organismi, con diversi ruoli: membro della commission­e Revisione parcelle dell’Ordine degli Ingegneri di Vicenza tra il 1996 e il ’99, consiglier­e di amministra­zione del Consorzio Servizi integrati della Valle dell’Agno dal 1996 al 2001, componente del Nucleo di valutazion­e sui risultati della gestione del Comune di Cornedo Vicentino dal 2005 al 2011, componente della commission­e ambientale del Comune di T rissino dal 2005. Quindi, nel 2012, l’appro- do al Bo, dove Ravazzol oh aseguit od avici nola manutenzio­ne ordinaria e anche l’ iter dia lcuneo pere che negli ultimi anni hanno cambiato il volto dell’Ateneo, dal Fiore di Botta (il campus di Biomedicin­a inaugurato nel 2014) al restyling dell’Orto botanico, passando per la conversion­e dell’ex Geriatrico a polo di Lettere.

«Ricordo bene Ravazzolo — afferma l’ex rettore Giuseppe Zaccaria — sono stupito di questo arresto, potevo immaginare una possibile inefficien­za del dirigente, non certo che fosse una persona disonesta. Il settore dell’area tecnica è problemati­co, sono in pochi, c’è una gran mole di pratiche da sbrigare, ci sono molte difficoltà». Come ha ricordato ieri il rettore Rosario Rizzuto, i dirigenti del Bo agli ordini del direttore generale Alberto Scuttari sono solo nove, molti meno di quelli in servizio presso altri Atenei di dimensioni simili. Ravazzolo è uno di questi e dunque ricopre un ruolo di primo piano, premiato con una retribuzio­ne annua consistent­e: 111mila euro nel 2013, 112mila nel 2014 e 100mila nel 2015, incluse le retribuzio­ni di risultato comprese tra 21mila e 14mila euro. Staff a parte, docenti e dipendenti lo conoscevan­o solo di vista e lo incrociava­no spesso all’osteria «Fradei Kempes« di riviera Tito Livio, in pausa pranzo. «Ho collaborat­o con l’ingegner Ravazzolo, mi ha dato l’impression­e di una persona rigorosa, un funzionari­o rispettabi­le — commenta Arturo Lorenzoni, vicesindac­o di Padova e docente di Economia al Bo —. Sul suo conto non ho mai sentito voci strane, la notizia sorprende».

I guai di Ravazzolo non si limitano all’inchiesta per corruzione. Ieri mattina, durante la perquisizi­one della sua villa di Valdagno sono stati trovati alcuni ordigni bellici. Per questo sarà processato oggi a Vicenza per direttissi­ma.

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