Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Urla e slogan contro i treni veloci si prendono la scena a teatro
I comitati contestano. Variati: «Parleremo agli interessati»
VICENZA Una riunione di commissione e un’assemblea pubblica fra contestazioni, urla e slogan contro la Tav. L’iter di presentazione e discussione del progetto preliminare della Tav vicentina è iniziato, ieri, fra le contestazioni dei comitati contrari al progetto. A prendersi la scena sono stati i comitati dei Ferrovieri, di Vicenza est e il centro sociale Bocciodromo, che si sono presentati all’assemblea pubblica al teatro Astra, ieri, con cartelli e slogan: da «Fermare il Tav» a «805 milioni di euro per distruggere la città». E poi le contestazioni all’interno del teatro, che hanno rischiato di far saltare la presentazione. Prima dei tecnici, a parlare dal palco sono stati i rappresentanti dei tre comitati contrari al progetto: dal Bocciodromo («La Tav è un’opera sepolta dalla storia») ai Ferrovieri («Costi sociali e patrimoniali gravissimi per la città») e al comitato di Vicenza est («Le strade previste saranno la tangenziale interna alla città»). Presente all’incontro il sinda- co, Achille Variati, che con l’assessore alla Progettazione urbana Antonio Dalla Pozza hanno difeso l’opera davanti a 250 persone :« Cercheremo le soluzioni migliori rispetto agli espropri previsti anche contattando gli interessati» dichiara Variati. L’iter del progetto prevede l’approvazione entro Natale delle osservazioni da parte del Comune, la chiusura della Conferenza dei servizi e l’approvazione del Cipe (Comitato interministeriale perla programmazione economica) attesa per marzo 2018.
Ieri è andata in scena anche la prima seduta della commissione Territorio. Al centro della seduta il botta e risposta politico fra maggioranza e opposizione. Critico, in modo partico- lare, il Movimento cinque stelle: «Il progetto è fuori misura - dichiara il consigliere grillino Daniele Ferrarin - inadeguato per Vicenza, vogliamo rimanere città piccola». Parere contrario anche da parte di Valentina Dovigo (lista Dovigo), che punta il dito sulle opere complementari («Sono esagerate») e sul ponte di via Maganza: «La soluzione alternativa del tunnel è meno impattante» afferma Dovigo. Il consigliere Lucio Zoppello (Progetto Vicenza 2018) chiama in causa i tempi («Mi preoccupa la durata del cantiere ») mentre parole positive vengono spese dai consiglieri Nani( gruppo misto ), Giacon e Rossi (lista Variati) e a sorpresa pure dal consigliere di minoranza Roberto Cattaneo (Forza Italia): «Il progetto è impattante e i lavori creeranno disagi - afferma - ma vedo il bicchiere mezzo pieno, bisogna guardare al futuro».