Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Elettrocardiogramma nelle scuole ma c’è anche chi dice di no «È un’opportunità per le famiglie»
BASSANO Uno screening cardiologico per gli alunni di quarta e quinta elementare. Prima nel suo genere in città, l’indagine diagnostica è stata ideata dalle associazioni «Veterani dello sport Bruno Calmonte» e «Amici del cuore» per rilevare eventuali anomalie cardiache nei giovanissimi e quindi prevenire le morti improvvise legate a queste patologie che non sono così rare. Nelle scorse settimane ,150 allievi delle scuole Mazzini, Campesano eGaetanoGi ardino( Istituto comprensivo 1) son ostati sottoposti ad elettrocardiogramma sotto la guida di personale medico e infermieristico. Con l’apposita unità mobile, lo staff ha raggiunto le scuole e, a turno, i ragazzini hanno effettuato il controllo. Un’equipe cardiologica del San Bassiano sta ora vagliando i tracciati e i referti saranno consegnati, a ciascuna famiglia. «Difficilmente i bambini svolgono questa indagine, ad accezione di quelli che praticano sport ad un certo livello – spiega Antonio Iavernaro cardiologo del San Bassiano – Eppure è fondamentale, perché permette discoprire in anticipo un’ anomalia congenita, spesso asintomatica. O evidenzia situazioni che richiedono un approfondimento».
Avviata con le migliori intenzioni e per una buona causa, la campagna ha generato qualche polemica. «Si voleva coinvolgere tutti gli scolari delle quarte e quinte della città, ma a sorpresa, gli Istituti comprensivi 2 e 3 non hanno aderito - sottolinea Aldo Primon dei Veterani dello sport, tra i fautori dello screening, manifestando un evidente disappunto - Non abbiamo compreso i motivi del rifiuto dal momento che si tratta di favorire il benessere dei nostri ragazzini. Inoltre, era un’opportunità per le famiglie». Roberto Donazzan, presidente degli Amici del cuore, aggiunge: «Abbiamo proposto un contributo volontario, al massimo di 10 euro, senza alcuna discrimi- nazione nei confronti di chi non ha dato. Un elettrocardiogramma con ticket costa sui 30 euro e la prestazione richiede l’ astensione dal lavoro di qualche ora del genitori ». Per stemperare la delusione, l’assessore all’Istruzione Oscar Mazzocchin ha promesso di farsi mediatore con le scuole con l’obiettivo di raggiungere l’adesione totale per il prossimo anno scolastico. In qualsiasi caso, la volontà delle due associazioni è di riproporre lo screening estendendolo anche alle primarie private, alle medie e superiori. Gianni Zen, dirigente del liceo Brocchi e reggente all’istituto Parolini, si è già dichiarato disponibile a proporlo ai rispettivi consigli. «Senza esitare abbiamo accolto l’invito perché la salute è la componente fondamentale per la crescita di un bambino – osserva Laura Guiotto, dirigente del Comprensivo 1 – che va educato anche a prendersi cura di sé».
Lo screening cardiologico cittadino intanto fa scuola. «Le sezioni di altre città ci hanno contattato per conoscerne le modalità – dichiara Rino Piccoli, a capo dei “Veterani” – ed applicare la campagna nei rispettivi territori».