Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Violentata da un mio coetaneo» l’indagine della polizia si allarga Sentiti gli amici della ragazza

- Johnny Lazzarotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BASSANO Proseguono a tutto campo le indagini da parte del Tribunale dei minori di Venezia e degli agenti del commissari­ato di polizia di Bassano sulla presunta violenza sessuale da parte di un 15enne, che è stato denunciato pochi giorni fa da una sua coetanea che abita nell’hinterland cittadino.

Olt re a i due a dolescenti , protagonis­ti dell’amara vicenda, gli inquirenti starebbero sentendo anche altre persone che a vario titolo potrebbero essere a conoscenza di dettagli ulteriori grazie ai quali fare definitiva­mente luce su quello che, se confermato, rappresent­erebbe un episodio molto grave. La polizia ha sentito anche gli amici della ragazza che ha denunciato la violenza.

I fatti risalgono ad alcuni giorni fa quando una 14enne del Bassanese, in lacrime dopo una serata passata in compagnia di un coetaneo, ha raccontato alla madre di essere stata violentata. Immediatam­ente la donna ha portato la figlia in ospedale, per i necessari accertamen­ti e una volta al San Bassiano sono state allertate le forze dell’ordine con la polizia che, una volta sul pos to , ha r accolto l a te s t i monianza della 14enne.

La presunta violenza, secon- do quanto riferito agli inquirenti dalla giovane, sarebbe avvenuta nel parco di via Ca’ Baroncello da parte di un coetaneo con il quale la ragazzina non aveva alcuna relazione, ma un semplice rapporto di amicizia.

Una volta nel parco, sempre secondo quanto emerso dal racconto della 14enne, il giovane si sarebbe spinto oltre fino ad arrivare ad un rapporto sessuale completo con lei.

I medici del San Bassiano che hanno visitato la giovane hanno peraltro confermato che l’atto si sarebbe concretizz­ato ma toccherà ora agli inquirenti capire e stabilire la veridicità delle affermazio­ni della 14enne, nettamente contrastan­ti con quelle che nel frattempo il 15enne ha rilasciato invece ai carabinier­i. Il ragazzo infatti, nelle ore successive alla presunta violenza, ha iniziato a ricevere minacce via web ma anche di persona, negli ambienti scolastici che entrambi frequentan­o e nei quali la voce ha iniziato a circolare.

Alcuni amici della 14enne hanno allora iniziato a riferirsi con toni poco amichevoli al presunto aggressore, accusandol­o di averle fatto del male tanto da spingerlo a rivolgersi ai carabinier­i per denunciare gl i a uto r i di questo t i po di azioni e accusandol­i di diffamazio­ne e molestie. Una vicenda intricata sulla quale polizia e uomini del Tribunale di Venezia mantengono il più stretto riserbo visto il coinvolgim­ento di due minori e la del i ca te z z a dei pres unti re a t i contestati.

Su questo fronte, il 15enne nel f r a t te mpo s e mbra a ve r smentito categorica­mente di essersi reso responsabi­le di violenza sessuale ma è probabile che i colloqui con entrambi i giovani coinvolti nella vicenda, supportati da psicologi messi a disposizio­ne dall’Usl 7 Pedemontan­a, non siano finiti.

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Commissari­ato La polizia

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