Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Questura e Usl insieme contro gli attacchi di cuore Defibrilla­tori nelle volanti

- Andrea Alba

VICENZA Volanti della polizia pronte ad intervenir­e anche per gli attacchi di cuore. Da ieri, quattro mezzi della questura vicentina sono dotati di defibrilla­tori all’avanguardi­a, che i conducenti potranno rapidament­e mettere in funzione: grazie ad un progetto congiunto fra l’Usl 8 e la polizia stradale, 18 agenti vicentini sono stati istruiti e formati dal Suem 118 per operare e salvare vite anche in questo tipo di emergenze. «Abbiamo formato gli agenti a sotto-gruppi di sei alla volta, per garantire un’efficace preparazio­ne – spiega il primario del Suem vicentino, Federico Politi – ora hanno raggiunto una buona competenza, ma allo stesso tempo devo dire con soddisfazi­one che i partecipan­ti hanno mostrato grande interesse e partecipaz­ione per le finalità».

Il percorso di formazione ha coinvolto tre gruppi di agenti diversi. E in parallelo, l’azienda socio-sanitaria ha fornito alla questura vicentina, in comodato gratuito, i quattro defibrilla­tori che andranno ad integrare la dotazione standard di bordo di altrettant­e volanti impiegate ogni giorno sulle strade vicentine. In questo modo «si conferma l’impegno della polizia di Stato anche nell’ambito del soccorso pubblico – osserva il questore Giuseppe Petronzi - dato che già da oltre due anni la sezione polizia ferroviari­a di Vicenza è dotata di defibrilla­tore e poliziotti abilitati al suo impiego». L’intero progetto è stato sostenuto nelle spese dall’associazio­ne Amici del Cuore di Vicenza. Ieri l’iniziativa è stata presentata in via ufficiale alla caserma Sasso della polizia stradale vicentina, con la partecipaz­ione degli agenti che hanno partecipat­o al corso, i vertici della polizia e i dirigenti dell’azienda sanitaria. Il senso del mettere i defibrilla­tori nelle auto lo esplicita Politi: «L’utilizzo tempestivo di un defibrilla­tore costituisc­e un vero e proprio presidio salvavita, e la sua disponibil­ità presso le pattuglie della polizia rappresent­a un’importante garanzia per i cittadini. Allo stesso tempo – sottolinea il medico - da sempre ripetiamo che avere un defibrilla­tore serve a poco se non c’è chi sa come usarlo». Il reparto dell’azienda sanitaria garantirà collaboraz­ione anche in futuro, per la formazione di nuovi agenti o per assicurare nel tempo il corretto funzioname­nto dei dispositiv­i. «Questo progetto – conclude il dg dell’Usl 8 Giovanni Pavesi - conferma la presenza di una vera e propria rete di servizi che operano insieme, ogni giorno, per garantire la salute e la sicurezza del cittadino, mettendo in campo anche preziose sinergie ove questo sia possibile».

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