Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fortezza Europa, crediti agli avvocati Polemica a Verona
VERONA L’appuntamento è per giovedì sera nella sala convegni dell’Ater, a San Zeno. Ma i fuochi d’artificio delle polemiche sono stati già esplosi alla vigilia con tanto di lettere e appelli al presidente provinciale dell’Ordine degli avvocati, Alessandro Rigoli: «Revochi quell’accreditamento».
A sollevare le proteste, è stata la nota a piè di pagina pubblicata sulla locandina dell’evento organizzato dall’associazione Fortezza Europa (e patrocinato dal Comune): «Per gli iscritti all’Ordine, la partecipazione consente di acquisire n.1 crediti formativi in materia di diritto penale». Meglio un passo indietro per cercare di inquadrare la vicenda: sul palco quella sera saliranno i fratelli Nicolò e Marco Petrali, autori del libro «Legittima difesa. La vera storia di una rapina finita nel sangue», dedicato alla vicenda giudiziaria di loro padre Giovanni, assolto dopo 10 anni dall’accusa di aver sparato e ucciso un bandito che aveva tentato di rapinare la sua tabaccheria nel Milanese.
Accanto a loro, oltre al vicesindaco Lorenzo Fontana e al consigliere comunale della Lega Vito Comencini, il consigliere comunale e avvocato penalista Andrea Bacciga, vicino all’associazione Fortezza Europa che ha organizzato la serata. «Alle disgrazie non c’è mai fine: l’Ordine degli avvocati al fianco dell’estrema destra», attacca il comitato di cittadini antifascisti «Verona 17 dicembre» ricordando che ”Fortezza Europa” era il termine impiegato dalla propaganda del Terzo Reich per indicare l’Europa continentale sottoposta al predominio politico-militare della Germania nazista». Secca la replica del presidente dell’associazione Emanuele Tesauro: «La nostra associazione non si occupa di storia e il nome stesso è stato scelto da un’esigenza di esprimere i concetti di identità e di difesa da un’ondata migratoria che rischia di sfigurare la fisionomia delle nostre terre e le radici della nostra tradizione». Parole che non convincono un gruppo di legali che ha scritto al presidente dell’Ordine per chiedere la revoca dell’accreditamento: «Vanno considerati contenuti e modalità di strutturazione dell’evento, nonché la qualifica dei soggetti e la natura delle associazioni coinvolte, per valutare se l’evento abbia un valido contenuto formativo sotto il profilo giuridico, tale da meritare l’accreditamento». Ma il presidente Rigoli non vuole fare marcia indietro: «”Accreditare” un evento significa riconoscere la sussistenza di contenuto giuridico dell’evento formativo e non “dare credito” al soggetto, chiunque esso sia, che lo propone o lo organizza» precisa in una nota.