Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tangenti, il dirigente del Bo: «Contanti? Non mi fido delle banche»
Ettore Ravazzolo, dirigente universitario arrestato il 15 novembre scorso per corruzione e turbativa d’asta, sa bene che, oltre alle intercettazioni registrate dagli inquirenti, a metterlo nei guai sono quei 13.700 euro in contanti ritrovati nella sua camera da letto ben chiusi dentro le scatole dei formaggini. Per quelli bisogna trovare una giustificazione, visto che non risultano prelievi dai suoi conti correnti. E la giustificazione trovata è che quei soldi sono i regali in denaro fatti dai parenti a sua figlia adolescente, tenuti in casa perché lì, nel vicentino, è meglio non fidarsi delle banche, meglio tenere i contanti lontani dai crack degli istituti di credito. Una versione che è al vaglio degli investigatori anche se davanti al giudice difficilmente reggerà, dato che non si trattava esattamente di un piccolo gruzzolo. E mentre due giorni fa è stato il turno dell’interrogatorio di Otello Bellon, impresario indagato per aver fatto a Ravazzolo lavori in casa in cambio degli affidamenti diretti all’università, presto in procura dovrebbero essere sentiti altri impresari e persone informate su come funzionavano le cose all’università. Bellon dice che Ravazzolo ha pagato in nero il costoso lavoro di impiantistica di riscaldamento a parete, non si capisce però con che soldi sia stato pagato, dal momento che soldi dai conti correnti non ne sono stati presi. Intanto la procura ha incaricato un architetto di valutare tutte le opere fatte nelle due case di Ravazzolo a Valdagno e Padova. Una prima stima si era assestata a 50 mila euro, per passare, dopo gli interrogatori degli operai a 100 mila euro. L’indagine avviata dal procuratore capo Matteo Stuccilli e dal sostituto Sergio Dini, punta a svelare ancora molti retroscena. Resta da capire anche chi e perché abbia detto agli indagati che negli uffici c’erano delle telecamere. Qualcuno all’università sapeva dell’inchiesta e ha spifferato tutto sperando, evidentemente, in un tornaconto. Come siano andate le cose lo scopriranno gli investigatori. E non sono esclusi altri sviluppi dell’inchiesta.