Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Volti e programmi
JACOPO BULGARINI D’ELCI 39 anni Vicenza domani Vicesindaco e assessore alla Crescita
Avanti! In questi anni la nostra città ha fatto molto, e io ho imparato molto. Da vicesindaco, occupandomi del rilancio culturale e dell’economia turistica della città, ho maturato la forza e l’esperienza per costruire il futuro della nostra città e farla andare nella direzione giusta Obiettivi: presidio territorio e riduzione conflitti. Strumenti: vigili di quartiere (presidio territorio, riferimento territoriale per cittadini); telecamere intelligenti (tecnologia per migliorare presidio territorio e dissuasione anziché solo repressione); mediatori stranieri , intransigenza (cambio atteggiamento culturale e politico, esistono doveri oltre che diritti) Attrarre residenza, in particolare giovane e dinamica: continuare a rivitalizzare il centro storico e ad investire su poli e attività culturali, di forte interesse e capaci di aumentare l’attrattività residenziale. Conversione di edifici comunali; un parcheggio all’ex tribunale, Filobus elettrico, incentivi fiscali per le ristrutturazioni Quartieri più al centro. Aumentare qualità della vita: sicurezza, ordine, pulizia, illuminazione, mobilità, cultura. Aumentare centralità identitaria: ricostruire senso e comunità, partecipazione e street art con artisti internazionali No a palliativi come la creazione di sportelli: i soldi persi non torneranno. Sì ad azioni di aiuto da parte dello stato, a forme di supporto individuale assieme alla associazioni di categoria, sindacati e dei consumatori. Dialogo con Intesa San Paolo
OTELLO DALLA ROSA 49 anni Vinova e Pd Manager
Il futuro si costruisce. Insieme. Il futuro è frutto delle nostre scelte e del nostro impegno, si costruisce con pensiero e azione, facendo squadra. Insieme agli altri, partecipando e decidendo E’ indispensabile un’azione forte e coordinata tra forze di polizia, prevenzione, servizi sociali; continua lotta al degrado, manutenzione costante e presidio del territorio con la polizia municipale. Una nuova illuminazione pubblica “intelligente”, telecamere, eventi nei quartieri. Sindaco direttamente responsabile della sicurezza Bisogna recuperare la residenzialità perduta. Nuovo piano-casa orientato alle giovani coppie e agli anziani con servizi integrati. Più posti auto. Meno burocrazia per l’organizzazione dei piccoli eventi e migliore programmazione degli eventi. Decoro, pulizia e illuminazione Un assessorato unico alla partecipazione, ai piccoli lavori, alla manutenzione del verde e al decoro urbano. Contrasto al degrado, buona manutenzione, cura del verde. Il festival permanente dei quartieri. Progettazione partecipata per ricreare comunità vive Verrà istituito un “ufficio danni BPVi” perché la città si affianchi a cittadini e risparmiatori danneggiati e per dare supporto a chi ne necessita. Dialogo con Intesa perché diventi una vera protagonista del territorio, recuperando la fiducia dei risparmiatori ed erogando credito sano
GIACOMO POSSAMAI 27 anni Pd Responsabile comunicazione esterna d’azienda Consigliere delegato ai Giovani
“Una bella storia” è quella che intendiamo scrivere per Vicenza che deve ritrovare fiducia. E “Una bella storia” siamo noi: un gruppo di vicentini che lavora in squadra Una città è sicura se è una città serena, se si vive bene. Servono: i 100 agenti che mancano in questura; telecamere; pattuglie fino all'1 di notte; vigilanza di vicinato e lotta allo spaccio assieme a Sert, Usl e cooperative Il centro va ripopolato: ha perso troppi residenti. Servono i negozi di vicinato. C’è un problema di parcheggi, di accessibilità e di spazi vuoti. Bisogna incentivare le persone a vivere e investire in centro, anche con sgravi Devono avere gli stessi servizi, le stesse opportunità, la medesima “vitalità”. Dobbiamo cancellare il concetto stesso di “centro” e “periferia”. Servono cura urbana, manutenzione, sicurezza illuminazione pubblica ovunque. Ma serve anche senso di comunità Attivarsi in tutte le sedi per ottenere verità e giustizia per chi è stato tradito sarà il primo dovere del prossimo sindaco. E ci sono i 9 miliardi di crediti “cattivi” in capo alle nostre aziende: serve subito un canale con il Tesoro, con la Sga e con le imprese debitrici