Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Povertà, più di settemila vicentini hanno bisogno di aiuti economici
Reddito di inclusione, domande da lunedì anche per i residenti nell’Usl 8
VICENZA La povertà non molla la presa, favorita anche dalla crescita della disoccupazione, e negli ultimi 14 mesi quasi mille famiglie - residenti nei 38 Comuni dell’Usl 8 Berica, Vicenza inclusa - hanno richiesto il sostegno per l’inclusione attiva (Sia), che altro non era che un sussidio per aumentare le possibilità economiche di un nucleo familiare. Ora, però, di fronte ai numeri delle richieste di aiuto in Comune che non accennano a diminuire ecco che arriva in città anche il nuovo strumento del Rei (Reddito di inclusione): una misura di «contrasto alla povertà universale» stabilita dal Governo e applicata nel concreto, però, dagli enti locali. E nel Vicentino - nei Comuni dell’ Usl 8 - circa settemila persone si preparano a poterne beneficiare. Perché tanti sono i vicentini, per lo più italiani, che secondo le stime del Governo vivono in uno stato di povertà: 3500 famiglie, ovvero circa settemila persone di cui 2500 minorenni. A loro è rivolto lo strumento varato nei mesi scorsi e attivo da lunedì, da quando cioè si può farne richiesta. Un sistema che sostituisce il precedente Sia (Sostegno per l’inclusione attiva), che nel giro di 14 mesi ha ricevuto 986 richieste con 273 beneficiari di contributi ad-hoc. Come funziona il Rei? «È il primo dei livelli essenziali di prestazione definito in ambito sociale - dichiara l’assessore alla Comunità, Isabella Sala - la cui ratio è riuscire a garantire un reddito minimo a tutti, al di sotto del quale la vita non è considerata dignitosa». Per lo Stato quella soglia è pari a 6 mila euro all’anno di Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e un Isre (Indicatore della situazione reddituale dell’Isee) non superiore ai 3 mila euro. Al di sotto di queste cifre - e in presenza di alcuni altri requisiti economici da dover rispettare fra cui anche detenere un patrimonio immobiliare non superiore ai 20 mila euro e uno mobiliare inferiore ai 10 mila euro - si ha diritto a ricevere un contributo mensile sotto-forma di carta di pagamento elettronica. I benefici possono arrivare fino a un tetto massimo di 187 euro al mese - 2.250 euro all’anno per persona, ma può crescere in riferimento al nucleo familiare e dunque al numero dei suoi componenti, fino a un massimo di quasi seimila euro a famiglia. «Ma in molti casi più che del denaro - sottolinea Sala - sarebbero utili impieghi, lavoro, attività che possano migliorare la situazione della persona, e per questo c’è stato uno sforzo del Governo».
Per ricevere il Rei, infatti, la persona deve sottoscrivere un progetto personalizzato con i servizi sociali del Comune che coinvolge enti come il Centro per l’impiego, aziende, enti di formazione, e che prevede il superamento della situazione di povertà: «Ci appelliamo a tutte le aziende vicentine che fossero interessate - afferma Sala - affinché si relazionino con noi e si mettano a disposizione per accogliere queste persone con tirocini formativi che per le imprese sono quasi a costo zero». Per info e iscrizioni: 0444 222555.