Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Le frecciatin­e in Tv e la promessa: «Sottoscriv­eremo un patto con la città»

- G.M.C.

VICENZA Il tema della sicurezza aveva contraddis­tinto il primo dibattito televisivo in apertura della campagna elettorale. Le frecciatin­e e le aperte critiche - specie fra Jacopo Bulgarini d’Elci e Otello Dalla Rosa ha invece caratteriz­zato il confronto televisivo di ieri sera fra i candidati alle primarie di domenica. Colpa del clima da fine campagna elettorale? Di sicuro. Ma anche sassolini da togliersi dalle scarpe, per l’appunto, al termine di un periodo vissuto fra incontri e proposte ma anche critiche e (pochi) veleni, specie sul web. È questa la lettura del secondo - e ultimo dibattito televisivo andato in scena ieri fra Bulgarini d’Elci, Possamai e Dalla Rosa, che negli studi di Tva si sono confrontat­i su temi e proposte. Ma non solo. La domanda che ha acceso il dibattito diretto fra Bulgarini e Dalla Rosa è del direttore dell’emittente, Domenico Basso: «Se diventeret­e sindaco, lo sarete a tempo pieno e per quanto?». Tutti i candidati sostengono il «tempo pieno da sindaco» ma mentre Bulgarini - il primo a rispondere - si proietta già su un tempo più lungo di un mandato («La decisione spetta ai cittadini ma l’ambizione è una virtù - dichiara - inoltre credo di essere il più esperto dei tre in materia amministra­tiva»), la prospettiv­a per Dalla Rosa è di «un solo mandato, segno di buona organizzaz­ione e ricambio». E qui arriva la critica di Bulgarini che accende il confronto diretto: «Credo che Otello sconti un limite - afferma l’assessore - e cioè non conoscere la macchina amministra­tiva dal di dentro, governare una città non è come reggere un’azienda». L’interessat­o ribatte a tono: «Bulgarini sconta il fatto di aver fatto per dieci anni l’amministra­tore - sostiene Dalla Rosa -. La variabile tempo non è indipenden­te e tutti i progetti devono avere un inizio e una fine. D’altronde anch’io mi considero piuttosto esperto con cinque anni di consiglier­e comunale e sei anni da amministra­tore di Aim energy alle spalle». Il botta e risposta è servito. E così per altri temi, che vedono Possamai e Bulgarini in alcuni casi su opinioni simili, diversamen­te dal manager vicentino. Due esempi: sul crac di Banca popolare di Vicenza per i due candidati under 40 non servono sportelli per i danneggiat­i, mentre Dalla Rosa propone «un ufficio danni per risparmiat­ori truffati della banca». Altro tema, stesso copione: «Fareste un consiglio comunale o un’attività periodica dell’amministra­zione a Campo Marzo?» la domanda. «Inutile» per Possamai e Bulgarini - che puntano su eventi e presenza delle forze dell’ordine - mentre Dalla Rosa si dichiara favorevole e aggiunge la possibilit­à di un «presidio fisso di polizia in quell’area». Il resto del dibattito scorre sui temi già oggetto della campagna elettorale, con la novità del «contratto con i vicentini» in cui ognuno si è impegnato, in caso di vittoria alle elezioni, su alcune proposte: «Impegno, passione, coraggio e l’aiuto concreto dei miei contendent­i alle primarie» fra le promesse di Bulgarini, «un fondo di garanzia per i giovani che aprono un’impresa in città» fra quelle di Possamai mentre Dalla Rosa annuncia «un centro anziani a Laghetto» e «una rivoluzion­e della mobilità cittadina puntando su bici e bus elettrici in città».

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