Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Chimica, operai in sciopero E per la Lovato Gas ennesima fumata nera
VICENZA Incrociano le braccia operai e impiegati della gomma-plastica di tutto il Vicentino: ieri nelle principali aziende della provincia si è scioperato per otto ore, «contro l’atteggiamento di totale chiusura da parte degli industriali di Federgomma». A rivolgere l’accusa sono i segretari di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil, rispettivamente Verena Reccardini, Roberta Zolin e Igor Bonatesta. Secondo le tre sigle, ieri c’è stata un’astensione dal lavoro durante le ore di sciopero dal 60 all’80% nelle maggiori realtà vicentine del settore: Fitt di Sandrigo, I.M.P. Spa di Altavilla, Mainetti di Castelgomberto, Aristoncavi di Brendola, Cromaplast di Valdagno, Silgan Dispensing Systems di Romano d’Ezzelino. «L’associazione degli industriali non accetta di discutere l’entità dell’aumento previsto per l’inizio del 2018 – dichiarano i sindacalisti - vorrebbero applicare semplicemente i dati Istat e ridurre l’aumento da 30 a 11 euro. Inaccettabile».
Intanto, quanto a vertenze in corso, non si prospetta nessun regalo di Natale per la novantina di dipendenti della Lovato Gas di Vicenza, dopo la fumata nera andata in scena mercoledì al ministero dello Sviluppo economico. Qui si sono presentati sia la delegazione vicentina composta dai rappresentanti sindacali e dalle rsu dell’azienda del gruppo Landi, con il sindaco di Vicenza Achille Variati, l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e l’amministratore delegato della Lovato Gas Cristiano Musi. La Cgil al termine del faccia a faccia si è detta «assolutamente insoddisfatta», definendo di «totale chiusura» l’atteggiamento dell’azienda. Il ministero ha proposto che il confronto passi da Roma a Venezia. Le parti sono convocate in Regione oggi.