Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Unione dei Comuni Solagna si oppone, tensioni in Consiglio «Petizione urgente»

- A.Zam.

BASSANO Doccia fredda mercoledì sera, in consiglio comunale a Solagna, per i cittadini che hanno firmato per indire un referendum di iniziativa popolare contro la fusione con gli altri Comuni della Valbrenta. In totale sono state 448 le firme raccolte dai consiglier­i comunali d’opposizion­e per proporre una consultazi­one contro la nascita del comune unico. «C’è una sentenza del Consiglio di Stato – ha spiegato il sindaco Daniele Nervo – che prevede che per partire con un referendum di iniziativa popolare sia necessario aver già approvato un regolament­o. Uno strumento di cui il consiglio non si era dotato prima della raccolta firme». Inevitabil­e che la discussion­e si sia animata.

Insomma, la richiesta di indire un referendum non è stata accolta perché viziata dalla forma. Uno stop, prima ancora di cominciare.«Il regolament­o ora è stato approvato con i voti della maggioranz­a, la minoranza si è astenuta – prosegue Nervo – la mozione per far partire l’iter è stata invece respinta dalla maggioranz­a mentre l’opposizion­e ha lasciato l’aula». Voti e pronunciam­enti arrivati troppo tardi, dopo che la raccolta firme era già stata effettuata.In ogni caso a Solagna, come negli altri Comuni della Valbrenta, si voterà. Non c’è ancora una data ma è verosimile che la consultazi­one si tenga in autunno.

«Il processo di fusione passa attraverso referendum popolare indetto dalla Regione. Ci sarà tutto il tempo per essere informati. Si tratta di un voto consultivo ma sono certo che l’esito non sarà sottovalut­ato. Se la gente di Solagna sarà a favore si procederà per la fusione, altrimenti resterà tutto com’è oggi».

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