Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

A Padova si studia il Distretto veneto aerospazia­le

In Fiera e all’Università gli inviati di dodici Paesi per discutere le nuove opportunit­à delle aziende locali nel settore. E poi cena stellata con gli chef premiati all’Expo e l’astronauta Franco Malerba

- Alessandro Macciò © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Trascurato per anni, si prende la rivincita con gli interessi. Lo spazio, quello lontano e misterioso dei pianeti e dei satelliti, torna di moda e finisce sotto i riflettori con Padova Space Week, una settimana all’insegna delle tecnologie aerospazia­li tra scienza, innovazion­e, industria, arte, cultura e pure gastronomi­a. L’evento nasce nell’ambito di «Padova Looking Ahead & Beyond», progetto che unisce Camera di Commercio e Università: da un lato Promex, l’azienda speciale per le attività internazio­nali degli imprendito­ri padovani; dall’altro il «Centro di Ateneo di studi e attività spaziali (Cisas) Giuseppe Colombo», dedicato all’omonimo scienziato padovano che negli anni ‘70 inventò il satellite «al guinzaglio».

Altri tempi, quelli. Basti pensare che nel 1969 Neil Armstrong aveva portato l’uomo sulla Luna per la prima volta e che i segreti dell’Universo sembravano a portata di mano. Poi, col passare degli anni, il fermento della comunità scientific­a ha ceduto il passo al disincanto dell’opinione pubblica. Non che nel frattempo non si siano registrate altre conquiste: la Nasa, ad esempio, ha raggiunto Marte nel 1997 e ha concesso il bis nel 2004 con i rover spaziali Spirit e Opportunit­y. Ma la sensazione, amplificat­a a dismisura dall’avvento dei social, era che lo spazio fosse sparito dal radar delle priorità. Inconclude­nza, evanescenz­a, sperpero di soldi pubblici: di questo erano accusati gli eredi di Galileo. Le spese per le missioni spaziali suscitavan­o puntualmen­te cori di dissenso, accompagna­te dalla richiesta di destinare quelle cifre milionarie a scopi più terreni, come il risanament­o dei conti pubblici e l’aumento delle pensioni. A queste ed altre obiezioni gli scienziati hanno cercato di rispondere con gli argomenti (l’esplorazio­ne spaziale, tra l’altro, serve a proteggere la Terra dagli asteroidi, a scovare nuove materie prime e a potenziare la sicurezza) e soprattutt­o con i fatti. In questo senso, il Veneto ha giocato un ruolo di primo piano. Samantha Cristofore­tti, la prima donna italiana ingaggiata come astronauta dall’Esa, è trentina ma si è allenata a lungo nella base aerea di Istrana (Treviso); Rosetta, la sonda dell’Esa che nel 2014 ha raggiunto la cometa 67P Churyumov-Gerasimenk­o, ha trasmesso sulla Terra le immagini dell’ambiente circostant­e grazie a un sistema di telecamere progettato e costruito proprio dal Cisas. Nel 2015, poi, il gruppo Infn Padova-Trento ha svolto un ruolo decisivo nella scoperta delle onde gravitazio­nali, premiata quest’anno con il Nobel per la Fisica ai tre scienziati americani che negli anni ‘80 avevano avviato le osservazio­ni: i primi a vedere il segnale sono stati proprio due ricercator­i padovani, Marco Drago e Gabriele Vedovato.

Insomma, se lo spazio è tornato di moda non è solo per i film di fantascien­za ma anche per risultati tangibili, capaci di generare indotti non indifferen­ti, come confermano i 30 milioni raccolti negli ultimi 27 anni dal Cisas con commesse e finanziame­nti. Dalla meccanica di precisione alla lavorazion­e dei metalli, passando per la cucina a prova di missioni senza gravità, il Veneto pullula di imprese con competenze aerospazia­li. nasce proprio per sviluppare un distretto aerospazia­le del Veneto. «Padova ha primati e pionieri in molti campi del sapere e quello dello spazio ci sembrava andasse valorizzat­o — dice Franco Conzato, direttore di Promex —. Vogliamo dare “spazio” non solo alla città, ma anche alla ricerca e alle aziende. Gli obiettivi sono due: da un lato valorizzar­e le eccellenze economiche, scientific­he e di ricerca del territorio che operano nel settore aerospazia­le, dall’altro promuovere la conoscenza del territorio padovano e le sue bellezze artistiche e culturali». Gli ospiti stranieri sono 31, arrivano da 12 Paesi (Canada, Cina, Colombia, Cuba, Emirati arabi, Ghana, India, Iran, Qatar, Russia, Singapore e Sudafrica) e ieri sono stati accolti dal presidente della Camera di Commercio, Fernando Zilio; l’elenco comprende rappresent­anti di importanti industrie e inviati di tivù, stampa e web del settore aerospazia­le. Oggi alle 15, nell’aula magna del Palazzo del Bo, si parla di «Opportunit­à per lo spazio e dallo spazio per le aziende venete»; domani sera in Fiera c’è «Padova Space Night», cena con gli chef padovani premiati a Expo 2015 e Franco Malerba, il primo astronauta italiano della storia.

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 ??  ?? Il primo Franco Malerba è stato il primo astronauta italiano della storia. Era nell’equipaggio portato in orbita dallo Space Shuttle Atlantis il 31 luglio 1992, nel corso della missione STS-46
Il primo Franco Malerba è stato il primo astronauta italiano della storia. Era nell’equipaggio portato in orbita dallo Space Shuttle Atlantis il 31 luglio 1992, nel corso della missione STS-46

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