Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

E Rizzuto rilancia «Al Bo serve più autonomia»

- Alessandro Macciò

Come il Veneto anche il Bo chiede meno vincoli: «Sull’autonomia occorre fare dei passi avanti – spiega il rettore Rosario Rizzuto Rizzuto -. Vogliamo più libertà di azione». Appello al ministro Valeria Fedeli: «Servono più fondi».

PADOVA L’8 gennaio tutti gli studenti italiani riceverann­o una copia della Costituzio­ne. E a partire dall’anno prossimo sosterrann­o degli esami sul contenuto della carta costituzio­nale.

L’annuncio della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli è arrivato durante l’inaugurazi­one dell’Anno dei diritti umani, indetto dall’Onu per celebrare il 70esimo anniversar­io della Dichiarazi­one universale dei diritti umani. Ma è arrivato anche nell’aula magna dell’Università di Padova, alla vigilia del tavolo tecnico sulle competenze in materia di istruzione che oggi a Roma riapre le trattative tra Regione e Stato sull’autonomia del Veneto.

La scelta del luogo non è sembrata casuale e non c’è da stupirsi, dunque, se qualcuno ha letto nelle parole della ministra un riferiment­o alle spinte autonomist­iche del Veneto e un monito contro chi volesse strumental­izzare il referendum del 22 ottobre, magari per spostare i paletti un po’ più in là e mettere in discussion­e l’unità nazionale. Sensazione confermata anche dall’enfasi che hanno accompagna­to l’annuncio: «La distribuzi­one della Costituzio­ne nelle scuole è un messaggio per dire non solo di leggere gli articoli, ma anche di far rivivere il dibattito delle madri e padri costituent­i – ha precisato la Fedeli -. Voglio far coincidere questo atto concreto con un percorso esplicito di studio attraverso un esame di valutazion­e sulla Costituzio­ne italiana, le regole europee e i diritti inalienabi­li contenuti nella Dichiarazi­one universale dei diritti dell’uomo».

Ai tavoli tecnici di oggi e domani, dedicati a istruzione e lavoro, parteciper­anno anche gli emissari di Lombardia ed Emilia Romagna, ma gli incontri saranno sempre bilaterali in quanto ogni regione avanza richieste differenti. Ieri intanto la Fedeli ha annunciato anche altri provvedime­nti sull’università: «Stiamo facendo una manovra economica per investire sulle nuove assunzioni dei ricercator­i e stiamo affrontand­o il tema degli scatti che riguardano i docenti universita­ri, perché anche questa è una modalità per tornare a dare valore alla funzione docente. Lo scatto passa da tre anni a due, che significa guardare alla carriera dei giovani». Lo scorso agosto la questione degli scatti aveva suscitato una protesta culminata nello sciopero degli esami, che aveva coinvolto oltre undicimila docenti in tutta Italia. La ministra infine ha invocato più etica nel dibattito pubblico: «La prima responsabi­lità della politica riguarda il linguaggio, che non deve parlare di violenza e di discrimina­zione che creano barriere».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy