Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Da imprenditore della moda a spacciatore La Finanza sequestra cocaina per 3mila euro
NANTO Cocaina per 3mila euro nascosta dentro casa, l’ex imprenditore del settore abbigliamento finisce ai domiciliari. Ad arrestare Mauro Perdoncin, 57enne di Nanto, ci ha pensato la guardia di finanza. I militari lo tenevano d’occhio da tempo. L’uomo, a quanto emerso, spacciava in alcuni locali di Longare, Nanto e Mossano. Nel fine settimana i finanzieri lo hanno fermato davanti a un bar di Nanto. Si è mostrato nervoso, così è scattata la perquisizione dell’auto: all’interno un grammo di polvere bianca. Il controllo allora è stato esteso all’abitazione, dove sono stati scoperti altri 29 grammi di cocaina, già confezionati in altrettante dosi, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Dopo la convalida dell’arresto, il 57enne è stato sottoposto all’obbligo di firma. (a.al.) gli altri: la compagna di Crestani si è messa alla guida dell’auto di Benthar. Il gruppo si è fermato al distributore Beyfin. Dove sono stati raggiunti dal 40enne, che, sceso dall’utilitaria, ha sparato due colpi all’indirizzo del marocchino. Poi ha gettato il fucile a terra (tutte sequenze, queste, filmate dalle telecamere).
Mentre la compagna tentava convulsamente di chiamare il 112 – senza riuscirci, ma per fortuna ad allertare i carabinieri ci hanno pensato alcuni residenti – dopo qualche minuto su Riccardo Crestani si è scatenata la furia del figlio Roberto, che l’ha picchiato selvaggiamente con pugni e calci. Due gazzelle dell’Arma, il radiomobile di Schio e la pattuglia di Malo, sono quindi giunte sul posto arrestando entrambi (il padre per tentato omicidio, il figlio per lesioni gravi) e facendo intervenire i paramedici del Suem 118. Secondo i carabinieri all’origine delle violente reazioni – premeditate nel caso del 40enne – ci sarebbe stata la forte quantità di alcolici ingeriti da tutti gli adulti coinvolti. I militari hanno segnalato il grave accaduto anche ai servizi sociali di Piovene, in particolare per la presenza del 13enne nel gruppo, per lo più a tarda notte.