Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pompieri: interventi in calo, la prevenzione premia Il bilancio per Santa Barbara: 5.300 «uscite», riconoscimenti anche ai sommozzatori
VICENZA Vigili del fuoco vicentini da record. Circa 5300 gli interventi dei pompieri dei vari distaccamenti della provincia, da gennaio a novembre compresi, in massima parte per incendi ed esplosioni (2032 casi) oltre che per salvataggi di persone (1058). I numeri sono stati diffusi ieri in occasione della festa per la patrona del Corpo, Santa Barbara. E non sono mancati i premi ai vigili del fuoco autori di «imprese particolari», a partire dal nucleo sommozzatori.
In occasione della festa i pompieri hanno fatto sfilare in piazza dei Signori i loro mezzi. È stata inoltre aperta al pubblico, nel pomeriggio, la caserma di via Farini. «I dati confermano la tendenza rispetto agli anni passati di lieve ma costante diminuzione degli interventi – osserva il comandante provinciale Mauro Luongo – : un segno positivo, conferma che le attività di prevenzione sono la politica migliore in cui investire».
Se gli interventi sono stati migliaia, in alcuni casi l’impegno dei pompieri ha scongiurato conseguenze realmente disastrose. Come il 13 marzo, quando un vastissimo incendio si è scatenato sul monte Summano a Santorso, o pochi giorni più tardi nell’ospedale Altovicentino, dove il rogo che si era innescato in una stanza poteva propagarsi a tutto un reparto. Ad aprile un intervento a Montebello in una casa in fiamme ha permesso di salvare un inquilino al primo piano; a giugno in autostrada dopo un incidente fra tir i pompieri hanno messo in sicurezza l’area nonostante la fuoriuscita di 29mila litri di gasolio. Tre gli interventi durante l’anno per sospetto antrace – a Roana, Trissino e Bassano – mentre i sommozzatori sono intervenuti due volte nelle cavità carsiche di Solagna per il recupero di sub deceduti.
E undici membri del nucleo speleologico vicentino, ieri, hanno ottenuto encomi, croci di anzianità e diplomi di lodevole servizio per un difficilissimo recupero di sub, purtroppo morti, nella grotta Scaletta, a Centola nel Salernitano.