Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Forte, 900 milioni alle imprese «Vie nuove alla formazione»
VENEZIA «Dovremmo tutti cercare di lavorare per trasmettere il concetto che la formazione non è perder tempo. È un fatto culturale: aziende e lavoratori devono comprendere che continuare a imparare è il solo modo per rimanere competitivi». Parole di Paolo Arena, presidente del Fondo Forte, il fondo interprofessionale per la formazione continua, a cui oggi aderiscono oltre 124 mila aziende con 1,3 milioni di dipendenti. In particolare, imprese del terziario, di commercio, turismo, servizi e logistica, benché non sia precluso l’ingresso ad altri settori.
Forte ha chiuso nei giorni scorsi, a Venezia, un roadshow dedicato alla formazione sui temi del 4.0, dopo aver toccato Milano e Bologna, per sensibilizzare le imprese sui fabbisogni di cambiamento della quarta rivoluzione industriale. L’obiettivo del Fondo in quattro anni, spiega ancora Arena, è raddoppiare le aziende servite. «La digitalizzazione crescerà, la gente deve comprenderlo. Noi vogliamo operare con più incisività per trasmettere alle nostre realtà produttive la consapevolezza che in un contesto di Impresa 4.0 la digitalizzazione consentirà di aumentare la capacità produttiva dei lavoratori, con adeguate competenze professionali».
Finora il Fondo ha erogato finanziamenti per più di 500 milioni di euro, con altri 400 di co-finanziamento dalle imprese beneficiarie. Con le risorse concesse nei soli avvisi pubblici di Forte, sono stati formati finora quasi duemila lavoratori ed erogate più di 3,5 milioni di ore di didattica. Forte ha messo annualmente a disposizione delle imprese una percentuale di risorse tra il 92,65% ed il 94,66% sul totale dei bilanci d’esercizio.
Arena si è poi detto soddisfatto per essere «riusciti a creare un format innovativo, che coinvolge un pubblico ampio e trasversale, soprattutto il top management di piccole, medie e grandi aziende, sull’importanza dello sviluppo del capitale umano per la crescita di un’impresa».
«Fare formazione utile ai propri dipendenti – ha aggiunto il vice presidente del Fondo, Luca De Zolt - significa spostare l’attenzione sul ritorno d’investimento che un percorso, non un semplice corso, può portare in azienda. Molti imprenditori, direttori e dirigenti di società si concentrano solo sui costi, credendo che una o due giornate di lezioni possano bastare. È necessario, invece, un’attività che controlli anche l’applicazione sul campo degli insegnamenti. Solo così – ha concluso De Zolt - si può pensare di rivoluzionare la cultura dei vertici aziendali e degli stessi lavoratori».
A Forte possono aderire tutte le imprese che versano all’Inps lo 0,3% per i dipendenti. L’ingresso è gratuito. La formazione in aula è affiancata a quella nei laboratori ed è ispirata a metodi interattivi. Sempre più spesso le aziende scelgono la formazione individuale con schemi di training on
the job, coaching, autoapprendimento assistito e formazione a distanza.