Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Turismo boom, «Contapersone perfetto cercasi»
VENEZIA A Verona contano chi visita i mercatini di Natale. A Venezia a luglio al Redentore, sono state contate le celle dei cellulari. Le città turistiche si sono messe insieme per individuare il «contapersone» perfetto.
A Verona hanno iniziato a contare chi visita i mercatini di Natale e quando nelle piazze c’è troppa gente, scatta il blocco degli accessi. A Venezia, invece, a luglio al Redentore, sono state contate le celle dei cellulari e disposti sensori sui ponti più battuti dai visitatori. Ma c’è di più, nei giorni scorsi, Venezia, Firenze, Napoli, Milano e Roma si sono riunite nel network «Grandi destinazioni italiane per un turismo sostenibile» e hanno firmato un Protocollo d’intesa.
Obiettivo? Trovare il modo di capire in tempo reale quante persone arrivano in città, e non solo negli eventi ma sempre. Il turismo cresce ogni anno, specie nella nostra regione, e vanno garantiti sicurezza, tutela dei monumenti e servizi, dai mezzi pubblici fino all’ingresso ai musei. Per farlo, però ci vuole tempo, almeno un anno e, coordinati dal ministero ai Beni culturali, le cinque città che hanno deciso di fare squadra puntano a far partire la conta dei visitatori il 1 gennaio 2019. «Ci siamo confrontati con il direttore generale del Mibact e oggi non esiste ancora un conta persone come serve a noi — spiega l’assessore al Turismo di Venezia, Paola Mar —, c’è bisogno di almeno un anno di tempo, quanto basta cioè allea tecnologia per evolversi, i costi al momento non sarebbero sostenibili». A Verona però qualcosa di nuovo si sta già muovendo, ad ottobre in sede di Comitato per l’ordine pubblico, la prefettura ha esplicitamente chiesto di aumentare la sicurezza in vista delle feste di Natale e polizia locale, vigili del fuoco e organizzatori degli eventi di piazza hanno trovato un sistema che conta le batterie dei cellulari e in tempo reale fornisce i dati alle centrali operative delle forze dell’ordine come anche sullo smartphone dei responsabili della sicurezza. «È stato riadattato il sistema in uso presso molti negozi e sperimentato per il concerto di Vasco Rossi a Modena — dice il comandante dei vigili veronesi Luigi Altamura —, è efficace e domenica ci ha permesso di gestire l’enorme afflusso di persone, chiudendo alla bisogna gli accessi». Per ora, il test è su due piazze, dei Signori e cortile Mercato Vecchio, ma il Comune scaligero pensa di utilizzarlo anche per il Capodanno, in piazza Bra. Il 3 dicembre, ad esempio, in piazza dei Signori hanno transitato 102.735 persone, al Mercato Vecchio 67.745 con un picco di 963 in un unico momento che ha costretto alla chiusura momentanea degli ingressi. «Funziona — conclude Altamura —, potrebbe essere usato in piazza San Marco a Venezia ma anche in prato della Valle a Padova». Il costo del sistema è di circa 10 mila euro e, forse, non sarebbe sostenibile se esteso ad un’intera città. «Per gli eventi non è problematico contare le persone — commenta Mar —, serve un metodo che lo faccia sempre, in più punti della città». Al calcolo delle presenze per il Redentore veneziano ha collaborato Ciset, il Centro internazionale di studi sull’economia turistica di Ca’ Foscari: «Abbiamo monitorato le celle di telefonia mobile, disposto sensori sui ponti strategici, usato le telecamere per vedere i passaggi e le presenze in diversi momenti del giorno — spiega la direttrice Mara Manente —, 4 studenti del nostro master hanno anche contato manualmente le perrsone, lo scopo era confrontare sistemi diversi e capirne l’efficacia».